Guida SEO 2024: il manuale pratico ed operativo per “allenare” il tuo posizionamento sui motori di ricerca
“Guida SEO 2024: scopri come emergere su Google, migliorando la visibilità del tuo sito internet, aumentando visite di “qualità” e conversioni. Cimentati nell’”arte” della SEO con esercizi sul posizionamento”.
La Guida SEO 2024 è il nuovo manuale sul posizionamento SEO, sviluppato dalla precedente Guida del 2023 ed è aggiornato con i Trend SEO del nuovo anno.
In questo manuale, ho inserito nuovi capitoli riguardanti l’utilizzo di alcuni strumenti e funzionaità Google, particolarmente utili per chi si occupa di SEO – Copywriting:
- l’utilizzo di ChatBot di Intelligenza artificiale: Google Gemini, Microsoft Copilot e ChatGPT.
- L’utilizzo del “completamento Automatico di Google”.
- L’utilizzo di Google e di Bing (con le differenze e i vantaggi dei 2 motori di ricerca).
- Come simulare ricerche su Google in altre lingue senza cambiare browser e senza VPN.
Questa Guida è dedicata sia ai “neofiti” che agli “esperti” della “Search Engine Optimization”, che vogliono acquisire e/o aggiornare le proprie competenze nella disciplina del Posizionamento sui Motori di Ricerca, incrementando le performance del proprio business online.
La nostra Guida sul “Posizionamento Organico” ti illustra i fattori principali e le tecniche che sono alla base dell’ottimizzazione SEO di una pagina web, svelandoti alcuni “trucchi del mestiere” (tutti leciti) per migliorare concretamente il “ranking” della tua Attività su Google.
La Guida è organizzata in capitoli ed è caratterizzata da sezioni “pratiche” – esercizi sul posizionamento SEO, attraverso i quali puoi cimentarti nella realizzazione di piccole “simulazioni SEO”.
Comprendere i fattori e le tecniche che sono alla base del “posizionamento organico” è fondamentale non solo per gli appassionati della SEO, ma anche e soprattutto per Imprenditori e PMI che devono saper gestire efficacemente l’operato di Consulenti e Agenzie web.
La SEO, infatti, oltre ad essere compresa ed apprezzata, deve saper essere monitorata mediante l’analisi di indicatori e “KPI” ad hoc.
Grazie a questo manuale, potrai effettuare con maggior successo l’ analisi dei contenuti del tuo sito web, acquisendo maggiori competenze nella realizzazione di SEO audit per siti vetrina e di commercio elettronico
Prima di iniziare, facciamo un po’ di chiarezza su come “lavorano” Google e i principali motori di ricerca: “Crawling”, “Indexing” e “Ranking”.
- Crawling (Scansione): il motore di ricerca scansiona il web, esaminando il codice/contenuto per ogni URL che trova.
- Indexing (Indicizzazione): il motore di ricerca archivia e organizza il contenuto trovato durante il processo di scansione. Una volta che una pagina è nell’indice, questa entra in competizione per essere visualizzata come risultato delle query digitate dal navigatore.
- Ranking (Posizionamento): durante questa fase, il motore di ricerca posiziona ai vertici (nelle prime posizioni della SERP) quelle pagine che meglio rispondono alle ricerche digitate dagli utenti.
La nostra Guida SEO 2024 parlerà dei principali argomenti che influenzano questi 3 fattori.
Guida SEO 2024: i principali fattori ed elementi SEO
Premessa:
Cosa è la SEO e perchè è importante?
SEO “On-site” e SEO “Off-site”: differenze
I principali fattori SEO del 2024 che abbiamo delineato sono i seguenti:
Cap.1 – CONTENUTI DEL SITO: la qualità dei conenuti è primo fattore di posizionamento SEO.
Cap.2 – ARCHITETTURA DEL SITO: secondo fattore SEO, si riferisce al modo con cui è costruito il tuo sito. L’architettura del tuo blog può facilitare i motori di ricerca nell’individuazione degli argomenti che tratti, facendo “atterrare” i navigatori su pagine dal caricamento sicuro e veloce.
Cap.3- HTML DEL SITO: i “tag” HTML (“Tiltle”, “Heading”, “Meta Description”, ecc …) sono un “indizio” fondamentale per far capire a Google, in maniera rapida, quali argomenti trattano le tue pagine web.
Cap.4 – REPUTAZIONE DEL SITO: Competenza, Autorevolezza ed Affidabilità – “EAT” (Expertise, Authoritativeness and Trustworthiness) è il quarto fattore utilizzato da Google per valutare la rilevanza del tuo sito.
Cap. 5 – LINKS DEL SITO: la qualità dei link “in entrata” (“Inbound Link”) sul tuo sito è il quinto fattore determinante per la qualità del posizionamento SEO del tuo blog.
Cap.6 – USER EXPERIENCE: la User Experience è il sesto fattore SEO 2024. Ad esempio, l'”Intento di Ricerca” dell’utente (“Intent”) e il suo coinvolgimento (“Engagement”) sul tuo sito possono alimentare in maniera positiva o negativa la “User Experience” del navigatore sul tuo sito web.
Cap.7 – SEO LOCAL : La SEO Locale è quella branca della SEO finalizzata all’ottimizzazione dell’esperienza di navigazione dell’utente che effettua una ricerca “locale” (Local Search).
Cap.8 – PUBLISHING: un sito editoriale che crea, organizza e promuove correttamente le proprie novità, è uno strumento eccezionale per il miglioramento del posizionamento organico della tua attività.
Cap.9 – ECOMMERCE: un sito e-commerce deve essere progettato con una struttura che “esalti” l’esperienza d’aqcuisto dell’utente: descrizioni dei prodotti chiare ed originali, URL “user friendly”, ecc …
Cap.10 – WEB CORE VITALS: i Core Web Vitals, che fanno parte delle metriche “Page Experience”, hanno la funzione di valutare “l’esperienza di navigazione” di un utente su una pagina web.
Cap.11 – GOOGLE GEMINI Vs ChatGPT: Google Gemini e ChatGP (quest’ultimo giunto alla 4° release) – Chatbot di Intelligenza Artificiale, creati rispettivamente da Google AI ed OpenAI.
Cap.12 – GOOGLE O BING?: quali differenze ci siano tra i 2 principali motori di ricerca e quando conviene utilizzarne uno, invece che l’altro?
Cap.13 – GOOGLE AUTOCOMPLETE: scopri i vantaggi della funzione di Google “Completamento Automatico”
Cap.14 – COME FARE RICERCHE SU GOOGLE IN ALTRE LINGUE: scopri come simulare ricerche su Google in latre lingue diverse dall’Italiano, senza cambiare impostazioni del browser o senza disporre di una VPN.
Cap.15 – I MIGLIORI CHATBOT (ChatGPT, Gemini e Copilot) A SUPPORTO DELLA TUA SEO : utili esempi di “prompt” (comandi) per chiedere ai ChatBot di restituire le informazioni di cui hai bisogno per la tua Strategia SEO
Cap.16 TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI SEO 2024: lo strumento fondamentale per comprendere gli elementi che sono alla base di una Strategia SEO vincente.
Cap.17 LE NORME ANTI SPAM SUI CONTENUTI DI GOOGLE: conosci e rispetta le regole Google per contrastare lo spam sui contenuti web.
Guida SEO 2024: cosa è la SEO e perchè è importante?
La SEO – “Search Engine Optimization” è un’approccio multidisciplinare che si occupa della realizzazione, della gestione e dello sviluppo del sito web, per migliorarne il posizionamento “organico” sulla “SERP” di Google e su gli altri Motori di Ricerca.
SEO COSA SIGNIFICA: SEO è l’acronimo di “Search Engine Optimization”: ottimizzazione sui motori di ricerca.
COS’E’ IL POSIZIONAMENTO ORGANICO? Il posizionamento “organico” consiste nel posizionare in maniera “naturale” i contenuti di un sito internet sulla “SERP” di Google. Posizionare “naturalmente” i contenuti di un sito sulla significa raggiungere posizioni di rilievo senza ricorrere alla pubblicità a pagamento.
PERCHE’ LA SEO E’ NECESSARIA?
1. Visibilità online: la SEO aiuta il tuo sito web a posizionarsi più in alto nei risultati dei motori di ricerca. Ciò significa che le persone che cercano informazioni correlate ai tuoi prodotti o servizi sono agevolate nel trovare il tuo sito.
2. Aumento del traffico qualificato: attraverso la SEO, puoi attirare visitatori che sono specificamente interessati a ciò che offri. Ottimizzare il tuo sito per le parole chiave pertinenti può attirare un traffico più qualificato, aumentando le probabilità di conversione (richieste di informazioni, download, acquisti, ecc …).
3. Credibilità e fiducia: i siti web che appaiono nei primi risultati di ricerca sono spesso percepiti come affidabili e autorevoli. Una buona posizione nei motori di ricerca può contribuire a costruire la credibilità della tua azienda agli occhi degli utenti.
4. Esperienza utente: molti degli aspetti considerati importanti dalla SEO, come la velocità del sito, la struttura delle pagine e la qualità del contenuto, contribuiscono anche a un’esperienza utente migliore. Ciò può portare a un aumento della soddisfazione del visitatore e alla riduzione della “tasso “frequenza di rimbalzo” (tasso di uscita da una pagina specifica o dal sito web).
5. Concorrenza: se i tuoi concorrenti stanno investendo nella SEO e tu no, potresti perdere posizioni nei motori di ricerca e di conseguenza clienti potenziali. La SEO è diventata una pratica “standard” per molte aziende che cercano di rimanere competitive online.
6. Ritorno sull’investimento (ROI): investire nella SEO può portare a un buon ritorno sull’investimento nel tempo. Attraverso una strategia ben strutturata e l’ottimizzazione continua, puoi migliorare la tua visibilità online e attirare nuovi clienti.
“SEO On-Site” e “SEO Off-Site”: differenze
Quali sono le differenze tra la SEO “On-site” e la “SEO Off-Site”?
La SEO On-Site si occupa prevalentemente di:
- Qualità del Contenuto: la creazione di contenuti di alta qualità è fondamentale. I motori di ricerca valutano la pertinenza e la freschezza del contenuto.
- Struttura delle Pagine: l’ottimizzazione della struttura delle pagine, inclusi i titoli, le intestazioni e i tag di immagine, è essenziale per una buona SEO on-site.
- Keyword Optimization: l’uso accurato e strategico delle parole chiave nei contenuti, nei titoli e nelle meta descrizioni è cruciale.
- Velocità del Sito: i motori di ricerca valutano la velocità del sito. Un sito veloce migliora l’esperienza utente e può influenzare positivamente il posizionamento.
- Mobile Friendliness: compatibilità mobile è un fattore di classificazione importante.
- Struttura dei Link Interni: una buona struttura di link interni facilita la navigazione sia per gli utenti che per i motori di ricerca.
- URL Ottimizzati: gli URL devono essere significativi e contenere parole chiave pertinenti.
La SEO Off-Site, invece, si occupa di:
- Link Building: la creazione di collegamenti da siti autorevoli e rilevanti (backlink) è essenziale. I backlink sono spesso considerati uno dei fattori più importanti per il posizionamento. Anche l’uso di testo di ancoraggio rilevante (Anchor Text) nei link è cruciale per indicare ai motori di ricerca di cosa tratta la pagina collegata.
- Segnali Social: la presenza e la condivisione sui social media possono influenzare indirettamente la classificazione. I motori di ricerca possono considerare i segnali sociali come indicazioni di popolarità e rilevanza del contenuto.
- Reputazione Online: recensioni e citazioni: recensioni positive e citazioni accurate possono contribuire a una buona reputazione online, che può influenzare la posizione nei risultati di ricerca locali.
In sintesi, mentre la SEO on-site si concentra su elementi direttamente correlati al sito web e al suo contenuto, la SEO off-site riguarda gli sforzi al di fuori del sito stesso, come la costruzione di collegamenti e la gestione della reputazione online.
Sebbene i due ambiti siano strettamente legati, in questa guida ci occuperemo prevalentemente di SEO On-site.
Cap 1: Contenuti del sito web (Content)
“Content is King”! I contenuti sono il fattore di posizionamento più importante anche nel 2024.
“l’Umanesimo prima della tecnica“: cerca sempre di realizzare sul tuo sito/blog dei contenuti originali che possano essere veramente utili al tuo target. Per “capire” cosa scrivere, ti consiglio di elaborare una Strategia Digitale che possa aiutarti a definire con precisione il tuo “Content Marketing”.
Prima di darti alcuni consigli su come scrivere contenuti vincenti, andiamo ad elencare gli elementi SEO che devi conoscere e che devi tenere sotto controllo durante la creazione delle tue pagine web.
- QUALITA’ DEI CONTENUTI – “QUALITY CONTENT”: le pagine devono essere ben scritte, i concetti espressi devono portare alla proposizione di soluzioni concrete per il lettore e i testi devono avere una lunghezza minima di 300 parole.
- RICERCA – “RESEARCH“: ricerca e analizza le parole chiave che vengono utilizzate dai tuoi target per “atterrare” sui tuoi contenuti. Ovviamente, ci sono diversi tool di analytics (Google Search Console e Google Analytics su tutti) per analizzare le parole chiave che portano al tuo sito; tuttavia se il tuo mercato non è particolarmente competitivo, puoi anche eseguire questa ricerca “a mano”, analizzando (in corrispondenza di ogni parola chiave che ti interessa) le prime 20 posizioni sulla SERP di Google (prime 2 pagine).
- RISPOSTE – “ANSWERS”: crea contenuti che possano rispondere alle domande che gli utenti sottopongono e a Google. Ricordati che con l’avvento della “Voice Search” – la “ricerca vocale” sta prendendo sempre più piede.
- SOSTANZA -“DEPTH”: quando scrivi i tuoi contenuti, punta alla “sostanza” senza realizzare contenuti eccessivamente lunghi che non diano un contributo effettivo.
- MULTIMEDIA (IMMAGINI E VIDEO): inserisci immagini e video coerenti con i contenuti che tratti; se un’immagine vale più di 1.000 parole … figuriamoci un video ben fatto!
- PAROLE CHIAVE “KEYWORDS“: ottimizza i tuoi testi con le parole chiave strategiche relative agli argomenti che stai trattando, senza sovra-ottimizzare.
- FRESCHEZZA DEI CONTENUTI – “FRESHNESS”: realizza periodicamente nuovi contenuti utili a far tornare i tuoi clienti sul sito. Ricordati, inoltre, di aggiornare i contenuti “più vecchi” (e performanti), per migliorarli ulteriormente, in modo da fronteggiare la concorrenza!
Guida SEO 2024: consigli su come realizzare e gestire i tuoi contenuti
- Non realizzare contenuti solo per scrivere “qualcosa di nuovo”: domandati in che cosa potresti essere d’aiuto ai tuoi clienti.
- Concentrati sulle esigenze dei tuoi target: poniti sempre questa domanda: “questo aiuterà i miei lettori? Cosa ci guadagneranno?”
- Domandati se il tuo contributo è unico: chiediti sempre se il contributo dei tuoi articoli è veramente unico e originale.
- Fai sempre in modo di ricevere un feedback costante dai tuoi clienti.
- Crea un elenco di tutti gli URL “strategici“: le pagine che desideri aggiornare (le pagine migliori del tuo blog; quelle che generano portano più traffico “organico”.
- Utilizza Google Analytics: verifica quante sessioni ha avuto ciascuna pagina negli ultimi sei mesi.
- Analizza quanti “backlink” (link in entrata) ha ogni pagina: aggiorna i contenuti che non hanno “backlink” e che generano poco traffico sul tuo sito web.
- Identifica le pagine che non soddisfano le intenzioni di ricerca di ricerca degli utenti, aggiornandoli con nuove informazioni che rendano questi articoli più interessanti.
- Identifica le pagine con argomenti duplicati o molto simili: accertati se questi articoli debbano essere cancellati oppure combinati con altre pagine.
- Se trovi pagine con argomenti “simili” o “duplicati”: utilizza gli strumenti “Redirect 301” (reindirizza definitivamente la pagina meno importante a quella più importante) oppure gli “URL canonici” (per evitare di confondere i motori di ricerca, puoi suggerire loro quale “URL” (pagina) contiene il contenuto più rilevante, in modo da valorizzare l’articolo con il contenuto “più importante”, rispetto a quello con il contenuto “meno importante”.
- Identifica le pagine con contenuti obsoleti: aggiorna le pagine vecchie con informazioni più recenti. Il consiglio è di aggiornare almeno 1 volta ogni 3 mesi le pagine che portano più “traffico” o che “convertono” meglio. In questo modo comunicherai a Google che i tuoi contenuti più importanti cono sempre aggiornati.
Guida SEO 2024- esercizio SEO: scrivi il contenuto della tua pagina web
ESERCIZIO SEO: crea il contenuto della tua pagina web mettendo in pratica quanto descritto fin qui nell’articolo. Realizza una pagina con un contenuto originale che possa soddisfare le necessità informative del tuo target potenziale. Scrivi un testo che sia composto da almeno 300 parole con almeno una parola chiave strategica relativa al tuo business/settore.
Cap 2: Struttura del sito web (Architecture)
Il modo in cui è costruito il tuo sito è il secondo fattore della Guida SEO aggiornata 2024 che permette a Google e gli altri motori di ricerca di comprendere meglio gli argomenti che tratti.
Una corretta architettura del tuo sito internet, garantisce agli utenti un “atterraggio” sicuro (privo di malware) e “rapido“, grazie ai tempi brevi di caricamento della pagina web.
Quali sono gli elementi dell’architettura di un sito internet che possono influenzare il posizionamento del tuo blog?
- SCANSIONE (CRAWL): il “Crawling” è il processo in base al quale i motori di ricerca aggiornano i propri database di siti, scansionando la “rete” alla ricerca di contenuti nuovi. Quando i motori di ricerca trovano nuovi contenuti (pagine, immagini, video) li salvano nel proprio database. Come puoi facilmente intuire, se Google non riesce a trovare il tuo sito, difficilmente potrà indicizzarlo, restituendolo nei risultati di ricerca.
ES: come capire se il tuo sito è indicizzato? Vai sulla barra di ricerca di Google e digita l’operatore “site” seguito dal nome del tuo sito web. Es: site:11marketing.it
- MOBILE (SITO MOBILE): il secondo elemento del fattore “Architettura” riguarda il “Mobile”; Il tuo sito è facilmente raggiungibile e fruibile sia nella versione desktop che mobile? Nel web moderno le “ricerche in movimento” sono in continua crescita e per poter rimanere competitivi è fondamentale soddisfare anche (e soprattutto) le esigenze informative e di acquisto degli “utenti in movimento”. Google, inoltre, con l’introduzione del “Mobile First Indexing” (2019), aveva già sancito l‘utilizzo prevalente della versione dei contenuti per dispositivi mobili per l’indicizzazione e il ranking.
Come capire se le tue pagine sono ottimizzate per i dispositivi “mobili”?
Vai sulla barra di ricerca di Google e digita “test ottimizzazione mobile google” e troverai il “test di ottimizzazione mobile di Google”. Inserisci l’indirizzo del tuo blog e il gioco è fatto!
- VELOCITA'(SPEED): come accennato nei paragrafi precedenti, la velocità del tuo sito internet è un altro elemento determinante sia per il “Indexing” (Indicizzazione) su Google, sia per la UX (User Experience) dell’utente che naviga sul tuo sito. Per Google, infatti, la velocità di caricamento di un sito è diventato uno dei fattori SEO più importanti.
Come valutare la velocità del tuo sito internet?
Vai sulla barra di ricerca di Google e digita: “Google page speed insights” e troverai il “test di velocità per siti web di Google”. Inserisci l’indirizzo del tuo blog e premi invio!
- KEYWORD URL (PAROLE CHIAVE NELLA PAGINA): quando progetti la struttura del tuo sito, ricordati di inserire all’interno delle “URL” delle tue pagine web, la parola chiave “primaria” trattata dalla pagina specifica.
ES: Il sito del tuo ristorante si chiama: www.paninotecaroma.it. Se realizzi una pagina che parla degli “hamburger vegani”, devi costruire una “URL” nel modo seguente: wwww.paninotecaroma.it/hamburgher-vegani.
Questo accorgimento consente a Google di scansionare e successivamente indicizzare in maniera più efficace il sito del tuo ristorante.
- CONTENUTI DUPLICATI (DUPLICATE CONTENT): occhio ai contenuti duplicati! Sforzati di creare pagine e articoli nuovi ed originali i cui argomenti non entrino in conflitto con articoli simili scritti in precedenza. Devi sapere, infatti, che Google tende a penalizzare i testi di pagine con argomenti simili … Purtroppo, soprattutto quando si hanno siti di centinaia e centinaia di pagine, può capitare di scrivere articoli ritenuti “simili” da Google che non verranno mai indicizzati! Se sei un SEO/Webmaster con esperienza, ti consiglio di configurare le pagine “simili” del tuo blog con gli “indirizzamenti canonici”.
ES: Puoi verificare i contenuti duplicati attraverso il tool “Copyscape”.
ES: se hai realizzato un sito web e pensi di avere delle pagine che trattano argomenti molto simili, reindirizza le pagine meno importanti verso quella che ritieni più rappresentativa riguardo l’argomento trattato.
Con questo accorgimento eviterai eventuali penalizzazioni di Google (perdita di posizionamento) su una o su entrambe le pagine.
- PROTOCOLLO “HTTPS“: assicurati di aver configurato il “protocollo https” all’interno del tuo sito. L‘”https” permette agli utenti che comunicano informazioni sul tuo sito (su moduli contatto/form) di avere maggiore tranquillità riguardo la sicurezza dei propri dati. Google, inoltre, per “tranquillizzare” gli utenti, segnala i siti “https” con un “lucchetto verde”.
ES: verifica l’installazione e il corretto funzionamento del tuo protocollo SSL con il tool “SSL CHECKER”.
Guida SEO 2024 – esercizio SEO: analizza l’architettura del tuo sito web
ESERCIZIO SEO: verifica l’architettura di un sito web che desideri analizzare, utilizzando i “tool” gratuiti descritti nel capitolo.
Cap 3: HTML: i “Tag HTML”
Ed eccoci giunti al Cap. 3 della Guida SEO aggiornata 2024: i“tag HTML” sono un altro aspetto determinante per la creazione e il posizionamento SEO delle tue pagine web!
I “tag HTML” sono stati creati per “comunicare” con i motori di ricerca, mettendoli in condizione di capire in maniera più efficace e rapida il contenuto di una determinata pag. web.
Tra i vari “tag” ce ne sono alcuni particolarmente importanti per la SEO: i “meta tag”.
- Meta tag “tilte”
- Meta tag “description”
- Meta tag “keywords”
Questi tag non sono direttamente visibili al navigatore che legge una pagina web (perchè sono scritti all’interno del “codice sorgente” del sito internet) ma sono perfettamente leggibili dai software del motore di ricerca che scansionano, indicizzano e posizionano il sito web.
Come leggere i meta tag di un sito internet?
Consultare i meta tag di un sito web è semplicissimo:
- Apri il browser “Google Chrome”.
- Digita l’indirizzo di un sito web che vuoi consultare.
- Tasto destro del mouse in un punto qualsiasi della pagina web.
- Clic “codice sorgente”.
- Vedi il codice con cui è scritta la pagina.
- Trovi i meta tag HTML nella sezione compresa tra <head> e </head>.
ES: meta tag contenuti nella homepage di un sito che tratta di “modellini robot anni 80” www.modellinirobotanni80.it
Nell’immagine in alto ho evidenziato con azzurro, verde e rosso rispettivamente i meta tag “title”, “description” e “keywords”.
Guida SEO 2024: dove inserire questi TAG?
Ad esempio, se stai realizzando il sito web ”www.paninotecaroma.it” e vuoi scrivere una pagina che parli del tuo “hamburger vegano”, non puoi non prendere in considerazione i “meta tag”:
- META TAG “tilte”: è quel tag HTML che descrive l’”essenza” della tua pagina web. A livello di codice HTML, questo tag si apre con <title> e si chiude con</title>. Se vuoi comunicare ai motori di ricerca l’argomento della tua pagina web, devi scrivere una “stringa” di testo all’interno del tag title.
ES: voglio specificare a Google che offro “hamburgher” vegani nel mio ristorante di Roma centro: <title>Ghiottosi hamburger vegani a 50 metri da Piazza di Spagna</title>.
il testo inserito all’interno del tag “title” dovrebbe avere sempre una lunghezza compresa tra i 50 e i 60 caratteri.
- META TAG “Description”: è quel tag HTML che riassume l’argomento della tua pagina web. A livello di codice HTML, questo tag si si identifica con <meta name=”description” content=””>. Devi inserire il tuo testo nello spazio all’interno delle virgolette””. Questo meta tag è pensato più per “l’uomo” che per i motori di ricerca e non ha un “peso” determinante per la SEO come quello che ha il tag “title”.
ES: voglio riassumere al navigatore il contenuto della pagina web “hamburger vegani”: <meta name=”description” content=”Cuciniamo per te squisiti hamburger vegani nel nostro ristorante a 50 metri dalla metro a di Piazza di Spagna. Scegli gli ingredienti che desideri“>.
il testo inserito all’interno del tag “description” dovrebbe avere sempre una lunghezza compresa tra i 130 e i 150 caratteri.
Se vuoi contare i caratteri dei tuoi <title> e delle tue <description> puoi utilizzare il tool gratuito contacaratteri.it
- META TAG “keywords”: è quel tag HTML che indica la parola chiave principale con cui è ottimizzata la tua pag. web. A livello di codice HTML, questo tag si identifica con <meta name=”keywords” content=””>. Devi inserire la parola chiave rappresentativa della pag. all’interno delle virgolette”. Nella SEO “moderna” il meta tag keywords stà perdendo d’importanza, poichè Google e i principali mortori di ricerca non lo considerano determinante per il posizionamento di una pagina web.
ES: Inserisco la parola chiave principale della pagina “hamburger vegani” all’interno del tag: <meta name=”keywords” content=“hamburgher vegani“>.
- TAG “Header” (h1, h2, h3): un altro elemento fondamentale per l’ottimizzazione della tua pag. web sono i tag h1, h2, h3. A livello di codice HTML, questo tag si apre con <h1> e si chiude con</h1>. Quando scrivi il titolo della tua pagina ricordati di “formattarlo” con il tag “h1”; e così via per i sottotitoli dei paragrafi della pagina che formatterai con “h2”, “h3”.
ES: Inserisco il titolo h1 della pagina in questione: <h1>Ghiottosi hamburger vegani con ingredienti personalizzati</h1>.
- TAG “Alt”: questo tag ha una duplice valenza perchè oltre a rendere le immagini più accessibili ai “non vedenti” che usano gli screen-reader, aiuta anche i robot dei motori di ricerca a interpretare le tue immagini durante la scansione, l’indicizzazione e il posizionamento del tuo sito. A livello di codice HTML, questo tag si identifica con<alt>.
ES: Inserisco il tag “alt” all’interno della mia immagine: <img alt=”hamburger vegani” “src=”https://paninotecaroma.it/hamburger-vegani.jpg”>
ATTENZIONE!
Non confondere il TAG <title></title> con l'”H1″ – che identifica il “TITOLO DELLA TUA PAGINA WEB”.
Mi spiego meglio:
- l’ottimizzazione del TAG <title></title> è dedicata ai “motori di ricerca”; serve a comunicare a Google l'”essenza” della tua pagina web.
- L’ottimizzazione dell’ “H1” serve sopratutto al “lettore“, per dare “colore” (rendere originale) al titolo della pagina web.
Dunque il TAG <title></title> non deve necessariamente coincidere con l”H1″ (titolo dell atua pagina web)!
Rivedi il nostro esempio:
ES: TAG<title>: Ghiottosi hamburger vegani a 50 metri da Piazza di Spagna</title>.
ES: H1, titolo della tua pagina web: <h1>Ghiottosi hamburger vegani con ingredienti personalizzati</h1>.
Come e dove inserire questi tag?
Se sei un webmaster con un minimo di esperienza e se utilizzi il CMS WordPress, installando il famoso plugin SEO By Yoast, puoi ottimizzare la tua pagina web dettagliando questi tag nell’apposita sezione.
In questo modo, mentre scrivi i testi della tua pagina web (utilizzando l’editor del sito), puoi “istruire” i motori di ricerca dettagliando i “meta tag” nella sezione dedicata del plugin SEO by Yoast.
Se invece sei un appassionato di codice HTML e vuoi creare il tuo sito “a mano” non ti rimane che utilizzare l’ HTML5!
Guida SEO 2024 – esercizio SEO: realizza un articolo con i meta tag descritti
ESERCIZIO SEO: utilizzando “Copyscape” (il tool di conteggio parole) scrivi un breve testo su un argomento che ti interessa, inserendo i meta tag e i tag: “Title”, “Description”, “Keyword”, “Header” e “alt”. Come riferimento puoi prendere l’immagine sotto: nella prima parte scrivi il testo dell’articolo con il titolo (h1); nella seconda dettagli tutti i tag e i meta tag.
Cap. 4: la “Reputazione” (Reputation)
Nel 4° Cap. della Guida SEO 2024 parliamo di un altro elemento fondamentale per il tuo posizionamento: la “Reputazione” (Reputation).
Hai mai sentito parlare di “EAT”?
L”’EAT” – Expertise, Authoritativeness and Trustworthiness (Esperienza, Autorità e Fiducia) è il metodo utilizzato da Google per valutare la reputazione dei siti. Sebbene Google non inserisca l’”EAT” come un fattore direttamente responsabile del ranking di un sito, vale la pena approfondirne le componenti.
E’ indubbio che sulla “rete” alcuni contenuti sono più importanti di altri e che la reputazione della fonte è tanto più importante quanto più l’argomento è “delicato”.
I Digital Marketer americani affermano che gli argomenti “YMYL” – “Your Money or Your Life” (i contenuti che toccano i tuoi soldi e la tua vita) siano gli argomenti più interessati dal fattore “EAT”.
Definiamo le componenti della “EAT”:
A) Expertise (Esperienza)
L’“Expertise” (Esperienza) è sinonimo del livello di conoscenza acquisito dall’autore riguardo all’ argomento trattato nella singola pagina web.
B) Authoritativeness (Autorevolezza)
L“Authoritativeness” (Autorevolezza) riguarda la reputazione che un professionista o un brand vanta tra gli esperti di “quel” determinato settore.
In altre parole, quando i tuoi concorrenti vedono il tuo sito come una fonte utile per gli argomenti che cercano, allora sei autorevole!
Per valutare l’Autorevolezza, i “Quality Raters” (Valutatori) vanno alla continua ricerca di recensioni, referenze, raccomandazioni (preferibilmente rilasciate da esperti dello stesso settore) riguardo ad un sito che tratta un determinato argomento.
C) Trustworthiness (Credibilità)
La “Credibilità” ha a che fare con la legittimità, la trasparenza e la precisione del contenuto di un sito web.
Un elemento che favorisce la credibilità è certamente la “firma” dell’autore sui contenuti creati e pubblicati, soprattutto quando si tratta di argomenti della sfera “YMYL” – “Your Money or Your Life” (i contenuti che toccano i tuoi soldi e la tua vita).
Come migliorare la “EAT” del tuo sito web?
Come migliorare la “EAT” del tuo sito web e quindi la tua reputazione?
Precisiamo subito che la “EAT” non è un valore direttamente misurabile …tuttavia ci sono dei fattori sui quali puoi lavorare per migliorare la tua reputazione.
- Link in entrata (inbound link) “autorevoli“: contatta siti autorevoli che possano essere interessati a linkare il tuo sito internet.
- Aggiorna costantemente i tuoi contenuti costruisci un “piano di content marketing” efficace che ti consenta di calendarizzare gli aggiornamenti del tuo sito web.
- Verifica i fatti: soprattutto se tratti contenuti medici o finanziari, fai in modo che questi argomenti siano approvati dalla comunità di esperti di riferimento.
- Raccogli recensioni: le recensioni positive sono un’ottima “cartina di tornasole” per valutare la qualità e l’utilità dei contenuti veicolati da un sito web.
- Ingaggia un esperto: ingaggiare degli esperti per farli scrivere sul tuo sito può essere un ‘ottimo investimento per dar maggior “peso” agli argomenti che tratti. Questo è particolarmente vero per i contenuti “YMYL”.
- Inserisci i tuoi contatti: inserisci i tuoi contatti (email, indirizzo, numero telefono), con la possibilità per l’utente di inserire i suoi commenti. I riferimenti di chi crea l’articolo sono particolarmente importanti per i contenuti “YMYL”.
- Essere “menzionato”: le menzioni (il nome della tua azienda, del tuo blog) su noti siti web del tuo settore possono aiutare a migliorare la tua autorità. I Quality Raters, spesso, vanno alla ricerca delle “mentions” quando valutano la reputazione del sito web e dell’autore.
Cap 5. Links e “Linking Strategy”
La qualità e (la quantità) dei links soprattutto i link “in entrata” (inbound links) è un elemento fondamentale per migliorare la reputazione ed il posizionamento del tuo sito/blog.
Come è noto, i siti più “illuminati” forniscono ai propri lettori link “in uscita” (outbound link) ad altri siti (almeno di pari qualità) per approfondire gli argomenti trattati.
Secondo Google, infatti, per offrire una corretta esperienza di navigazione all’utente, è necessario soddisfare pienamente le sue necessità, comunicandogli tutte le informazioni possibili riguardo la materia trattata.
Dunque, essere “linkati” da altri siti di qualità non è “solo” una questione di “reputazione” ma è anche un utile servizio reso al navigatore, che potrà approfondire un determinato argomento usufruendo di ulteriori “risorse” web.
Quali sono le componenti di un’ efficace linking strategy?
- Link Quality (Qualità dei Link soprattutto in entrata): cerca di costruire, in maniera più “naturale” possibile, uno scambio di link con siti in “trust” che trattino argomenti simili al tuo. Ricordati che i link “in entrata” di qualità (i siti che ti linkano) hanno maggior “peso” dei link in uscita! (i link dal tuo sito che portano ad altri siti).
- Anchor text (testo ancora): il testo ancora che compone il link (es: la parola “ghiottosi hamburger vegani” è il testo “ancora” del link “https://ristoranteveganoroma.it/hamburger-vegani”) deve essere a “coerente” con il link al quale deve fare riferimento.
- Link Quantity (quantità dei Link): ovviamente oltre alla qualità dei link (soprattutto in entrata) è importante anche la quantità di questi link.
ES: se crei siti web, potresti contattare il sito di una tipografia della tua città, in modo da creare una sinergia utile per entrambi.
ATTENZIONE! Lo scambio di link NON deve essere “simmetrico”: se io linko il sito “1” e il sito “1” fa lo stesso con il mio sito e linko anche il sito “2”, è meglio che il sito “2” non linki anche il mio sito.
In sostanza, per non creare “matrici artificiali di link” (che potrebbero essere penalizzate da google) è bene progettare una linking strategy “asimmetrica” dove non ci sia perfetta “reciprocità” tra link in uscita e in entrata con ogni partner.
Guida SEO 2024 – esercizio SEO: elabora la tua “Linking Strategy”
ESERCIZIO SEO: analizza sulla prima pagina di Google 2/3 siti web appartenenti ad un settore complementare al tuo che potrebbero essere interessati ad effettuare uno scambio di link con il tuo blog; contattali e proponi loro la tua “strategia di scambio link”. Ti consiglio di chiamarli prima telefonicamente (presentandoti in maniera professionale; questo primo approccio ti consente di “emergere” dalla massa) e successivamente di inviare loro una email riassuntiva di quanto proposto telefonicamente.
Guida SEO 2024 – Cap. 6: “Utente” (User)
L’“Utente” (User) è il sesto fattore fondamentale della nostra guida sul posizionamento SEO. Gli elementi che influenzano questo fattore sono:
- Country (Paese) e Locality (Località): ovviamente, puoi gestire questi elementi realizzando un sito che “parli” correttamente al target al quale ti rivolgi. Ad esempio, utilizzando “Hreflag” puoi specificare la lingua del tuo sito (es: eng-us per USA e eng-gb per Gran Bretagna). Inoltre, se ti rivolgi ad un target “locale” accertati di includere parole chiave riferite alla città/comune/quartiere ai quali si rivolgono i tuoi servizi.
- Ux (User Experience): il tuo sito è realizzato e scritto per favorire l’esperienza dell’utente, facendo in modo che il navigatore possa ritornare sul tuo sito web approfondendo gli argomenti che tratti?
- Intent (Intento): le pagine del tuo sito soddisfano l”Intento” di ricerca del navigatore? I tuoi utenti “atterrano” con facilità sulle pagine del tuo sito in funzione dell’intento di ricerca che si cela dietro le ”query” che digitano sulla SERP?
- Engagement (Coinvolgimento): l’Engagement rappresenta il grado di coinvolgimento dell’utente quando ha sperimentato l’esperienza del tuo sito. In sostanza, piu’ un navigatore è “coinvolto”, piu’ ritornerà sul tuo sito senza cercare quello che desidera su altri risultati della SERP di Google.
Esercizio SEO: realizza un articolo originale che possa coinvolgere l’utente, favorendo il suo ritorno sul sito
ESERCIZIO SEO: supponiamo che il tuo business si rivolga ad un mercato “locale”. Ottimizza il testo della pagina “hamburger vegani”, inserendo oltre alla parola chiave “Roma” anche altre “chiavi” di ricerca su alcuni quartieri del centro della Capitale. Successivamente, scrivi un paragrafo finale che possa invogliare il navigatore a ritornare su questa pagina, in funzione di una novità o di un omaggio che andrai a proporre ai tuoi clienti.
Cap. 7: la SEO locale (Local Seo)
Cos’è la SEO Locale (Local SEO)?
La SEO Locale è quella branca della SEO finalizzata all’ottimizzazione dell’esperienza di navigazione dell’utente che effettua una ricerca “locale” (Local Search).
In cosa consiste una Campagna di SEO Local?
Scopo di una Campagna SEO Locale è far arrivare l’utente sulla mappa dell’attività del cliente con meno passaggi possibile, senza necessariamente far atterrare il navigatore sul sito istituzionale dell’azienda.
Quali sono le componenti principali della Local SEO?
- Google My Business (GMB): se hai un’attività locale e vuoi essere visibile “localmente” devi necessariamente “rivendicare” la mappa della tua Impresa, compilando, successivamente, la tua scheda “Google My Business”.
- Posizione del navigatore (Locations): la posizione dove si trova l’utente al momento della ricerca è un fattore che influisce sulla visibilità locale di un’attività. Tanto è più vicina la location della tua impresa al punto dove si trova il navigatore, tanto più può diventare visibile allo stesso.
- Citazioni (Citations): le citazioni sono riferimenti online a una determinata attività commerciale che comprendono il nome, l’indirizzo e il numero di telefono (NAP) dell’attività stessa. Un esempio di citazioni lo hai con Google My Business, Bing Map, Facebook, ecc …
- Recensioni (Reviews): le recensioni sono un elemento chiave di Google My Business. Grazie alle recensioni sulla tua scheda GMB hai la possibilità di migliorare la credibilità della tua Attività con effetti positivi a livello di immagine e di posizionamento. Grazie alle recensioni, inoltre, puoi sviluppare la sezione “domande e risposte” sulla tua scheda, “coltivando” le parole chiave “strategiche” legate al tuo business.
Guida SEO 2024 – esercizio SEO: ottimizza il tuo account “Google My Business”
ESERCIZIO SEO: se non lo hai già fatto, “rivendica” la tua mappa su Google e apriti un account su Google My Business. Compila tutti i campi richiesti. In questo nostro articolo ti diamo alcuni consigli https://11marketing.it/consulenza-seo-locale-roma/ . Dopo aver configuraro il tuo account su GMB, contatta i tuoi migliori clienti (quelli che hanno un account gmail) e invitali ad accedere all tua mappa, chiedendo loro di scrivere una recensione positiva sui tuoi prodotti/servizi.
Guida SEO 2024 – Cap. 8: Notizie, Novità (Publishing)
Aggiornare spesso il tuo sito con notizie e novità è un’opportunità per migliorare il tuo “posizionamento organico”.
Se hai un sito editoriale, che produce molte novità, questi sono gli elementi che puoi “governare” per gestire al meglio la tua SEO:
- Archives (Archivi): un archivio ben strutturato in “categorie” tematiche è un pilastro fondamentale per la corretta ed ottimale organizzazione dei tuoi contenuti.
- Top Stories: ottimizzare il tuo sito per mettere in evidenza le Top Stories è un altro impostante aspetto SEO. Le Top Stories nella versione “Web Stories” di Google, ad esempio, possono apparire nella ricerca di Google, in Google immagini e in Google Discover. Le Web Stories – formato basato su video, immagini e testo, hanno lo scopo di coinvolgere l’utente creando un’esperienza originale e dinamica.
- Image Required (Immagini): ogni articolo che realizzi deve includere all’inizio almeno un’immagine a tema, le cui dimensioni devono essere almeno di 1200 pixel di larghezza e 800 px. di altezza.
Esercizio SEO: prepara il tuo “Piano Editoriale”, suddividi gli argomenti in categorie e ordina il tuo archivio di immagini
ESERCIZIO SEO: se ami scrivere e ti piace aggiornare il tuo sito web, prepara un piccolo “Piano Editoriale” mensile, sul quale calendarizzerai gli argomenti degli articoli che andrai via via ad inserire. Inoltre, in corrispondenza di ogni argomento, seleziona un’immagine rappresentativa dei contenuti che andrai a comunicare. Successivamente, crea le “categorie” nelle quali andrai ad inserire i gruppi di articoli che trattano lo stesso argomento. Es: categoria “SEO” (gli articoli sulla SEO”, categoria “Social” (gli articoli che trattano di “Social”) ecc …
Guida SEO 2024 – Cap. 9: Ecommerce
L’ultimo fattore da esaminare è l’E-commerce; devi sapere che il posizionamento SEO nel commercio elettronico può essere molto diverso da quello utilizzato per una pagina web comune.
Vediamo quali sono gli elementi fondamentali che possono influire sul posizionamento di un sito E-commerce:
- Descrizione dei prodotti (Product Description): le descrizioni dei prodotti dovrebbero essere dettagliate, approfondite e di facile comprensione. La cosa più importante, però, è che queste descrizioni siano uniche! (Non limitarti a utilizzare il contenuto del produttore).
- Architettura del prodotto (Architecture): questo fattore di riferisce al modo con cui è “costruito” il prodotto: la categoria al quale appartiene, le sue peculiarità (caratteristiche, funzionalità, dimensioni, prezzo, colori, varianti), le parole chiave che lo identificano, ecc … Tutte queste informazioni devono essere chiaramente comunicate e immediatamente accessibili all’acquirente.
- Impaginazione (Pagination): fai in modo che tutte le pagine dei prodotti (soprattutto le pagine di quelli più richiesti) siano failmente raggiungibili.
- URL (Indirizzi pagime prodotto): fai in modo che le “URL” delle pagine dei prodotti siano facilmente “leggibili” e utili al navigatore che desidera effettuare un acquisto sul tuo sito. Ad esempio, la struttura dell’URL azienda.com/categoria/prodotto/ è molto più facile da navigare rispetto a uno azienda.com/SKU125. Dunque crea delle strutture URL “user friendly”.
Guida SEO 2024 – Esercizio SEO: analizza la struttura di un sito ecommerce
SERCIZIO “SEO”: analizza la struttura di un sito ecommerce a tuo piacimento (ovviamente, se ne possiedi uno, esamina il tuo!). Naviga tra le pagine dei prodotti e valuta: 1) Se il prodotto che ti interessa è acquistabile in pochi “click”; 2) Se il prodotto ha delle “descrizioni” utili ed esaudienti che “invogliano” all’acquisto. 3) Se il prodotto è inserito in una “categoria” specifica. 4) Se la pagina del prodotto ha una URL “user friendly” che mostri il percorso all’interno del quale è inserito il prodotto stesso.
Guida SEO 2024 – Cap.10: “Core Web Vitals”
Già dal 2020, Google aveva annunciato l’implementazione di un nuovo importantissimo fattore che influenza e influenzerà sempre di più la “User Experience” dell’utente e il Posizionamento SEO di una pagina web: i “CORE WEB VITALS”.
i Core Web Vitals sono uno dei fattori di posizionamento più importanti del 2024 e si aggiungono alle altre metriche “Page Experience” già esistenti:
- Compatibilità con i dispositivi mobili (“Siti Responsive).
- Navigazione sicura con protocollo HTTPS.
- Linee guida sulle pubblicità interstiziali “invadenti”.
Questo fattore è anche conosciuto come “Page Experience Signals.”
In cosa consiste?
Il Core Web Vitals Consistono essenzialmente in 3 metriche:
Caricamento (Loading): corrisponde alle prestazioni della velocità di caricamento di una pagina e viene misurato in “Largest Contentful Paint (LCP)“. Un LCP di massimo 2,5 secondi è l’ideale per una buona esperienza utente.
Interattività (Interactivity): riguarda la reattività di una pagina ed è misurata in “First Input Delay (FID)“. Per una buona esperienza utente, si consiglia un FID di 100 millisecondi o meno.
Stabilità visiva (Visual Stability): risolve il fastidioso evento in cui il contenuto della pagina si sposta durante il caricamento. Misurata in “Cumulative Layout Shift (CLS)“, la stabilità del contenuto dovrebbe avere un punteggio inferiore a 0,1.
Guida SEO 2003 – Esercizio SEO: valuta i “Core Web Vitals” del tuo sito web
Google ti mette a disposizione una serie di “tool” che possono aiutarti a misurare i Core Web Vitals delle tue pagine web, in modo che tu possa valutare e misurare gli LCP, FID e CLS.
Come esercizio SEO, utilizza i seguenti tool per effettuare queste verifiche: PAGE SPEED INSIGHT e GOOGLE SEARCH CONSOLE .
Guida SEO 2024 – Cap. 11: – Google Gemini e ChatGPT
Negli ultimi anni si è diffuso l’utilizzo dell’ Intelligenza Artificiale a sevizio degli utenti del web e non solo … A tal proposito, vale la pena menzionare Google Gemini (ex GoogleBard) e ChatGP (quest’ultimo giunto alla 4° release) – Chatbot di Intelligenza Artificiale, creati rispettivamente da Google AI ed OpenAI.
Cosa è un Chatbot?
Un chatbot è un programma progettato per simulare una conversazione con un essere umano. I chatbot vengono spesso utilizzati nei siti web e nelle applicazioni mobili per fornire assistenza clienti, rispondere alle domande e fornire informazioni.
Perché questi Chatbot sono utili alla SEO? Perché utilizzando queste applicazioni, puoi:
- generare testi,
- generar riassunti,
- generare stinge di codice,
- generare title,
- generare meta description,
- ecc …
Guida SEO 2024 – Esercizio SEO: utilizza ChatGPT o Google Gemini
Come esercizio SEO, entra nel ChatBot e scrivi nella barra di ricerca dell’applicazione:” Crea un titolo per un corso SEO”
Vedi la risposta del ChatBot:
• SEO Master: da principiante a esperto
• SEO: il corso completo per posizionare il tuo sito
• SEO: la guida definitiva per il successo online
• SEO: impara a far trovare il tuo sito ai tuoi clienti
• SEO: il corso per chi vuole fare soldi online
Guida SEO 2024 – Cap. 12: Google o Bing quale utilizzare?
Se sei un SEO Copywriter, non puoi non chiederti quali differenze ci siano tra i 2 principali motori di ricerca e quando conviene utilizzarne uno, invece che l’altro (e viceversa).
Chi sono gli utenti che utilizzano Bing rispetto a Google?
Bing è utilizzato da diverse categorie di persone, anche se, la sua quota di mercato è molto inferiore a quella di Google.
Ecco alcune categorie di persone o situazioni in cui Bing potrebbe essere preferito o utilizzato:
- Bing è utilizzato prevalentemente tra gli utenti più “anziani”, mentre Google è prevalentemente utilizzato dai i navigatori “più giovani“; l’enfasi di Google sulla ricerca mobile e vocale ha probabilmente contribuito a renderla più attraente trai “younger”, che preferiscono la comodità di queste tecnologie.
- Utenti di dispositivi Windows: Bing è il motore di ricerca predefinito in molti dispositivi Windows, come computer e dispositivi mobili. Di conseguenza, molti utenti di dispositivi Windows possono utilizzare Bing semplicemente per comodità o perché è il motore di ricerca preimpostato.
- Ricerche specifiche: in alcuni casi, Bing potrebbe fornire risultati migliori o più rilevanti rispetto a Google per ricerche specifiche o nicchie. Questo potrebbe includere ricerche legate a prodotti Microsoft, notizie aziendali o ricerche locali in determinate regioni.
- Ricerca visuale: Bing ha un motore di ricerca di immagini robusto, e alcuni utenti lo preferiscono per la ricerca visuale o la ricerca di immagini.
- Diversificazione della ricerca: alcuni utenti utilizzano Bing come alternativa a Google per diversificare la loro esperienza di ricerca e ottenere risultati differenti.
- Integrazione aziendale: in alcune organizzazioni o aziende che utilizzano prodotti Microsoft, Bing potrebbe essere l’opzione predefinita o preferita per scopi di ricerca interna o aziendale.
Quale motore di ricerca scegliere?
Dipende prevalentemente dalle esigenze e dalle preferenze individuali …
In generale, mentre Google rimane il motore di ricerca più ampiamente utilizzato a livello globale, Bing ha la sua base di utenti fedeli e può offrire un’esperienza di ricerca valida per determinati utenti e situazioni.
Se hai necessità di effettuare delle ricerche locali, probabilmente con Google Maps potresti avere una ricerca più precisa rispetto a Bing Maps.
Inoltre, se cerchi informazioni più approfondite su: libri, voli, finanza, letteratura, con Google avrai una ricerca più approfondita.
Bing, inceve, sembra più funzionale quando devi cercare video ed immagini poiché fornisce un’interfaccia visiva e incorpora il lettore video direttamente nel sito web.
Guida SEO 2024 – Cap. 13: Google Autocomplete
Cos’è il completamento automatico di Google?
Il completamento automatico è una funzionalità della Ricerca Google, “progettata per rendere più veloce il completamento delle ricerche che stai iniziando a digitare”.
Iniziata come funzionalità sperimentale nel 2004, è stata introdotta completamente quattro anni dopo come “Google Suggest” ed è stata ribattezzata Google Autocomplete” nel 2010.
Come funziona il completamento automatico di Google?
Anche se non sei un esperto dei motori di ricerca, è importante che tu conosca il funzionamento di “Google Autocomplete”, in modo da poter sfruttare a tuo vantaggio le previsioni di ricerca che ti mette a disposizione lo stesso Google.
Quando accedi alla home page di Google, molto probabilmente sai cosa stai per digitare nella casella di ricerca: previsioni del tempo, attività o un servizio vicino a te, ecc …
Appena inserisci una parola o una singola lettera, Google popola la barra di ricerca con un elenco di “previsioni” prima ancora che tu abbia finito di digitare.
Questa funzionalità di Google si chiama “Completamento Automatico” ed è influenzata da:
- le ricerche “popolari”
- Le ricerche “di tendenza”
- Le ricerche “precedenti” (che tu hai effettuato sul tuo browser)
- lingua e geolocalizzazione delle ricerche (da dove navighi e con quale lingua del browser navighi).
Quali sono i vantaggi della funzione completamento automatico di Google?
Se ti occupi, come me, di SEO Copywriting, non puoi che apprezzare questa funzionalità di Google, perché può offrirti numerosi vantaggi:
- ti aiuta a effettuare ricerche e a caricare le pagine più rapidamente
- Ti aiuta a comprendere l’“intento di ricerca dell’utente”
- Ti aiuta a scoprire nuove parole chiave
- Ti aiuta ad identificare nuovi argomenti per la tua Strategia Digitale
- Ti aiuta a soddisfare meglio le esigenze di tuoi clienti
Guida SEO 2024 – Cap. 14: come fare ricerche su Google in altre lingue?
Come cercare su Google in altre lingue? In questo articolo, grazie ai “County Code”, ti illustro un modo semplice e veloce per fare ricerche su Google in una determianata lingua, come se tu stia navigando da un altro paese.
Con questo semplice accorgimento, puoi effettuare una “country-specific-search” su Google senza disporre di una VPN (le “Virtual Private Network” sono utilizzate per trasmettere dati sulle reti pubbliche in modo anonimo e sicuro) oppure senza dover cambiare le tue impostazioni del browser.
Come puoi intuire, effettuare una ricerca in un’altra lingua, diversa dall’italiano, può essere particolarmente utile se devi:
- analizzare il “search intent” di un utente che parla un’altra lingua e si trova in un altro paese,
- avviare una Campagna SEO-Copywriting internazionale,
- realizzare un sito web multilingua,
- devi creare un sito ecommerce che vende in europa o nel mondo.
PROCEDURA:
1. apri una finestra “in incognito”.
2. Vai su www.google.com
3. Aggiungi all’indirizzo di Goolge: /?gl=[codice paese].
4. Esempio: www.google.com/?gl=uk (“United Kingdom”).
5. Vedi in fondo alla pagina (in basso a sinistra): “Regno Unito”.
6. Digita una “query” qualsiasi (esempio “pizza”).
7. Vedi i risultati in lingua inglese.
Se vuoi simulare altre ricerche su Google con altre lingue, fingendo che tu stia in un altro paese, è sufficiente inserire un altro “country code”.
Nella tabella sottostante trovi molti “codici paese” di Google:
ccTLD | Country (or region) | DNSSEC | IDN |
.ac | Ascension Island | Yes | Yes |
.ad | Andorra | Yes | No |
.ae | United Arab Emirates | No | No |
.af | Afghanistan | Yes | No |
.ag | Antigua and Barbuda | Yes | No |
.ai | Anguilla | No | No |
.al | Albania | No | No |
.am | Armenia | Yes | No |
.an | Netherlands Antilles (now deleted – with the 2010 political dissolution of this region as an overseas territory, the ccTLD was closed down in 2015) | No | No |
.ao | Angola | No | No |
.aq | Antarctic | No | No |
.ar | Argentina | Yes | Yes |
.as | American Samoa | No | Yes |
.at | Austria | Yes | No |
.au | Australia | Yes | No |
.aw | Aruba | Yes | No |
.ax | Åland Islands (until March 2006 still accessable at .aland.fi) | No | No |
.az | Azerbaijan | No | No |
.ba | Bosnia and Herzegovina | No | No |
.bb | Barbados | No | No |
.bd | Bangladesh | No | Yes |
.be | Belgium | Yes | Yes |
.bf | Burkina Faso | No | No |
.bg | Bulgaria | Yes | Yes |
.bh | Bahrain | No | No |
.bi | Burundi | No | No |
.bj | Benin | No | No |
.bl | Saint-Barthélemy | No | No |
.bm | Bermuda | No | No |
.bn | Brunei | No | No |
.bo | Bolivia | No | No |
.br | Brazil | Yes | Yes |
.bq | Bonaire, Saba, Sint Eustatius | No | No |
.bs | Bahamas | No | No |
.bt | Bhutan | No | No |
.bv | Bouvet Island (registration not yet possible) | No | No |
.bw | Botswana | Yes | No |
.by | Belarus | Yes | No |
.bz | Belize | Yes | No |
.ca | Canada | Yes | Yes |
.cc | Cocos Islands | Yes | No |
.cd | Democratic Republic of the Congo | No | No |
.cf | Central African Republic | No | No |
.cg | Republic of the Congo | Yes | No |
.ch | Switzerland | Yes | Yes |
.ci | Côte d’Ivoire | No | No |
.ck | Cook Islands | Yes | No |
.cl | Chile | Yes | Yes |
.cm | Cameroon | Yes | No |
.cn | China | Yes | Yes |
.co | Colombia | Yes | No |
.cr | Costa Rica | Yes | No |
.cs | Czechoslovakia (now deleted) | No | No |
.cu | Cuba | No | No |
.cv | Cape Verde | No | No |
.cw | Curaçao | Yes | No |
.cx | Christmas Island | No | No |
.cy | Cyprus | Yes | No |
.cz | Czech Republic | Yes | No |
.dd | German Democratic Republic (never activated) | No | No |
.de | Germany | Yes | Yes |
.dj | Djibuti | Yes | No |
.dk | Denmark | Yes | Yes |
.dm | Dominica | No | No |
.do | Dominican Republic | No | No |
.dz | Algeria | No | No |
.ec | Ecuador | Yes | No |
.ee | Estonia | No | Yes |
.eg | Egypt | No | No |
.eh | Western Sahara (due to the political conflict between the countries of Western Sahara and Morocco, this is ccTLD is currently not live) | No | No |
.er | Eritrea | Yes | No |
.es | Spain | No | No |
.et | Ethiopia | Yes | No |
.eu | European Union | Yes | Yes |
.fi | Finland | Yes | Yes |
.fj | Fiji | No | No |
.fk | Falkland Islands | No | No |
.fm | Micronesia | Yes | No |
.fo | Faroe | Yes | No |
.fr | France | Yes | Yes |
.ga | Gabon | No DS resource record available | No |
.gb | United Kingdom (no longer in use since .uk became the established ccTLD) | Yes | No |
.gd | Grenada | No | No |
.ge | Georgia | No | No |
.gf | French Guiana | No | No |
.gg | Guernsey | No | No |
.gh | Ghana | Yes | No |
.gi | Gibraltar | Yes | No |
.gl | Greenland | No | No |
.gm | Gambia | Yes | No |
.gn | Guinea | No DS resource record available | No |
.gp | Guadeloupe | No | No |
.gq | Equatorial Guinea | Yes | No |
.gr | Greece | Yes | Yes |
.gs | South Georgia and the South Sandwich Islands | No | No |
.gt | Guatemala | No | Yes |
.gu | Guam | No | No |
.gw | Guinea-Bissau | No | No |
.gy | Guyana | No | No |
.hk | Hong Kong | No | Yes |
.hm | Heard Island and McDonald Islands | Yes | No |
.hn | Honduras | Yes | No |
.hr | Croatia | No | No |
.ht | Haiti | Yes | Yes |
.hu | Hungary | Yes | No |
.id | Indonesia | Yes | Yes |
.ie | Ireland | No | No |
.il | Israel | No | Yes |
.im | Isle of Man | Yes | No |
.in | India | Yes | No |
.io | British Indian Ocean Territory | Yes | No |
.iq | Iraq | No | No |
.ir | Iran | No | Yes |
.is | Iceland | No | Yes |
.it | Italy | No | Yes |
.je | Jersey | No | No |
.jm | Jamaica | No | No |
.jo | Jordan | Yes | No |
.jp | Japan | Yes | No |
.ke | Kenya | Yes | No |
.kg | Kyrgyzstan | Yes | No |
.kh | Cambodia | Yes | No |
.ki | Kiribati | No | No |
.km | Comoros | No | No |
.kn | St. Kitts and Nevis | No | No |
.kp | North Korea | Yes | No |
.kr | South Korea | Yes | Yes |
.kw | Kuwait | Yes | No |
.ky | Cayman Islands | No | No |
.kz | Kazakhstan | Yes | No |
.la | Laos | Yes | No |
.lb | Lebanon | Yes | No |
.lc | St. Lucia | Yes | No |
.li | Liechtenstein | Yes | Yes |
.lk | Sri Lanka | Yes | Yes |
.lr | Liberia | No DS resource record available | No |
.ls | Lesotho | Yes | No |
.lt | Lithuania | Yes | Yes |
.lu | Luxembourg | Yes | Yes |
.lv | Latvia | Yes | Yes |
.ly | Libya | Yes | No |
.ma | Marocco | No | No |
.mc | Monaco | No | No |
.md | Moldova | Yes | No |
.me | Montenegro | Yes | No |
.mf | Saint Martin | No | No |
.mg | Madagascar | No | No |
.mh | Marshall Islands | No | No |
.mk | Macedonia | Yes | No |
.ml | Mali | Yes | No |
.mm | Myanmar | Yes | No |
.mn | Mongolia | Yes | No |
.mo | Macau | No | No |
.mp | Northern Mariana Islands | No | No |
.mq | Martinique | No | No |
.mr | Mauritania | No | No |
.ms | Montserrat | No | No |
.mt | Malta | No | No |
.mu | Mauritius | No | No |
.mv | Maldives | Yes | No |
.mw | Malawi | Yes | No |
.mx | Mexico | No | No |
.my | Malaysia | Yes | Yes |
.mz | Mozambique | Yes | No |
.na | Namibia | Yes | No |
.nc | New Caledonia | Yes | No |
.ne | Niger | No | No |
.nf | Norfolk Island | No | No |
.ng | Nigeria | Yes | No |
.ni | Nicaragua | Yes | No |
.nl | Netherlands | Yes | No |
.no | Norway | No | Yes |
.np | Nepal | Yes | No |
.nr | Nauru | Yes | No |
.nu | Niue | Yes | Yes |
.nz | New Zealand | Yes | Yes |
.om | Oman | Yes | No |
.pa | Panama | No | No |
.pe | Peru | No | Yes |
.pf | French Polynesia | No | No |
.pg | Papua New Guinea | No | No |
.ph | Philippines | Yes | No |
.pk | Pakistan | Yes | No |
.pl | Poland | Yes | Yes |
.pm | Saint Pierre and Miquelon | Yes | Yes |
.pn | Pitcairn Islands | No | No |
.pr | Puerto Rico | Yes | No |
.ps | Palestine | Yes | No |
.pt | Portugal | Yes | Yes |
.pw | Palau | No | No |
.py | Paraguay | Yes | No |
.qa | Qatar | Yes | No |
.re | Réunion | Yes | Yes |
.ro | Romania | Yes | Yes |
.rs | Serbia | No | No |
.ru | Russia | No | No |
.rw | Rwanda | Yes | No |
.sa | Saudi Arabia | Yes | Yes |
.sb | Solomon Islands | No | No |
.sc | Seychelles | Yes | No |
.sd | Sudan | No | No |
.se | Sweden | Yes | Yes |
.sg | Singapore | Yes | No |
.sh | St. Helena | Yes | Yes |
.si | Slovenia | Yes | Yes |
.sj | Svalbard and Jan Mayen (registration is not yet possible) | No | No |
.sk | Slovakia | No | No |
.sl | Sierra Leone | No | No |
.sm | San Marino | No | No |
.sn | Senegal | No | No |
.so | Somalia | No | No |
.sr | Suriname | No | No |
.ss | South Sudan | Yes | No |
.st | São Tomé and Príncipe | No | No |
.su | Soviet Union (this TLD has been managed by Russia since the dissolution of the USSR) | Yes | Yes |
.sv | El Salvador | No | No |
.sx | Sint Maarten | Yes | No |
.sy | Syria | No | No |
.sz | Swaziland | No | No |
.tc | Turks and Caicos Islands | Yes | No |
.td | Chad | No | No |
.tf | French Southern and Antarctic Lands | Yes | Yes |
.tg | Togo | No | No |
.th | Thailand | No | Yes |
.tj | Tajikistan | No | No |
.tk | Tokelau | Yes | No |
.tl | Timor-Leste (formerly .tp) | Yes | No |
.tm | Turkmenistan | Yes | Yes |
.tn | Tunisia | No | Yes |
.to | Tonga | No | Yes |
.tp | Timor-Leste (now deleted – replaced by .tl in 2002) | Yes | No |
.tr | Turkey, Turkish Republic of Northern Cyprus | Yes | Yes |
.tt | Trinidad and Tobago | Yes | No |
.tv | Tuvalu | Yes | No |
.tw | Taiwan | Yes | Yes |
.tz | Tanzania | No DS resource record available | No |
.ua | Ukraine | Yes | No |
.ug | Uganda | Yes | No |
.uk | United Kingdom | Yes | No |
.um | United States Minor Outlying Islands (now deleted) | No | No |
.us | United States | No | No |
.uy | Uruguay | Yes | No |
.uz | Uzbekistan | No | No |
.va | Vatican City | No | No |
.vc | St. Vincent and the Grenadines | No DS resource record available | No |
.ve | Venezuela | No | No |
.vg | Britische Virgin Islands | Yes | No |
.vi | United States Virgin Islands | Yes | No |
.vn | Vietnam | Yes | Yes |
.vu | Vanuatu | No | No |
.wf | Wallis and Futuna (also .fr) | Yes | Yes |
.ws | Samoa | No | Yes |
.ye | Yemen | Yes | No |
.yt | Mayotte (French region – also .fr) | Yes | Yes |
.yu | Yugoslavia (now deleted – after the dissolution of the former Yugoslavia the TLD was used by Serbia and Montenegro until 2010) | No | No |
.za | South Africa | No | No |
.zm | Zambia | No | No |
.zr | Zaire (now deleted – since the country was renamed in 1997, the ccTLD .cd has been used) | No | No |
.zw | Zimbabwe | No | N |
Guida SEO 2024 – Esercizio SEO: simula una ricerca in Francese
Come esercizio SEO, simula una ricerca in Francese, come se fossi un utente che si trova in Francia. Apri una finestra in incognito e digita sulla barra degli indirizzi: www.google.com/?gl=fr
Guida SEO 2024 – Cap.15: ChatGPT, Google Gemini e Microsoft Copilot a supporto della SEO
Come utilizzare ChatGPT per la SEO: alcuni “prompt” utili:
Il 2023 è stato un anno fondamentale per la diffussione dell’Intelligenza Artificiale … Come utilizzare ChatGPT per la SEO?
In questa guida ti spiego come utilizzate il ChatBot di OpenAi (una delle Novità SEO 2023/2024) per migliorare il posizionamento organico dei tuoi articoli e delle tue pagine web.
Di seguito trovi 10 interessanti esempi, utilizzando “10 prompt” (comandi) per chiedere al ChatBot di restituire le informazioni di cui hai bisogno.
- Cos‘è ChatGPT?
- Come creare un Blog con ChatGPT
- Fare traduzioni con ChatGPT
- Creare riassunti con ChatGPT
- Nuove idee per articoli con ChatGPT
- Generare tag Hreflang con ChatGPT
- Generare codice JSON-LD con ChatGPT
- Generare HTML con ChatGPT
- Ricerca idee parole chiave con ChatGPT
- Creazione meta tag Title con ChatGPT
- Creazione meta tag Description con ChatGPT
- Creazione Featured Snippet con ChatGPT
Esercizio SEO: utilizza ChatGTP per la ricerca di parole chiave
Come ultimo “esercizio SEO”, vai su ChatGTP e chiedi al ChatBot di trovare le parole chiave correlate alla tua attività o al settore nel quale operi
Come utilizzare Google Gemini per la SEO: alcuni “prompt” utili:
Le novità SEO del nuovo anno, includono anche il chatbot Google Gemini (ex Google Bard).
Gemini, come ChatGPT e Copilot è un assistente virtuale prezioso per migliorare l’ottimizzazione SEO del sito web.
Di seguito elenco alcuni “prompt” utili per ottimizzare la SEO On-page del tuo sito web:
Analisi del target:
- “Descrivi il mio target di riferimento per la pagina [nome pagina].”
- “Quali sono le principali domande e interessi del mio target su [argomento pagina]?”
Ricerca delle parole chiave:
- “Quali sono le parole chiave con il volume di ricerca più alto per [argomento pagina]?”
- “Quali sono le parole chiave a coda lunga correlate a [parola chiave principale]?”
- “Quali sono le parole chiave utilizzate dai miei competitor per posizionarsi su [argomento pagina]?”
Analisi della concorrenza:
- “Quali sono i competitor che si posizionano meglio per [argomento pagina]?”
- “Quali sono i punti di forza e di debolezza dei competitor in termini di SEO?”
- “Quali sono le parole chiave su cui si posizionano i competitor?”
Ottimizzazione on-page:
Titolo e meta descrizione:
- “Scrivi un titolo accattivante e ottimizzato per SEO per la pagina [nome pagina].”
- “Scrivi una meta descrizione che includa le parole chiave principali e che sia cliccabile per la pagina [nome pagina].”
Contenuto:
- “Scrivi un articolo informativo e completo su [argomento pagina] che includa le parole chiave principali.”
- “Ottimizza la struttura del testo usando h1, h2, h3 e paragrafi.”
- “Inserisci immagini e video pertinenti e ottimizzane i nomi e i tag alt.”
Come utilizzare Microsoft Copilot per la SEO: alcuni “prompt” utili:
Microsoft Copilot è un altro alleato prezioso per migliorare l’ottimizzazione SEO del sito web. Di seguito elenco alcuni “prompt” utili per ottimizzare la SEO On-page del tuo sito web:
1. Ricerca delle parole chiave: Copilot analizza le parole chiave e ottimizza i contenuti.
Esempio di prompt: “Suggerisci miglioramenti SEO per questo articolo.”
2. Analisi competitiva: fornendo a Copilot una lista di siti web tuoi concorrenti o una lista di pagine di alto ranking nel tuo settore, il chatbot analizza i dati della concorrenza.
Esempio di prompt: “Analizza le ultime tendenze nel mercato dell’auto.”
3. Ottimizzazione on-page: specificando al chatbot un determinato “URL”, Copilot analizza la struttura del sito web:
- Identifica opportunità di ottimizzazione delle parole chiave nei titoli delle pagine, negli header, nel corpo del testo e in altri elementi.
- Rileva contenuti duplicati o link rotti.
- Ottimizza le prestazioni della velocità di caricamento della pagina.
4. Creazione di contenuti:
Puoi utilizzare Copilot per creare argomenti specifici:
Esempio di prompt: “Scrivi un articolo sulle ultime tendenze in ambito Digital Marketing.”
Cap. 16 – Guida SEO 2024: la nuova tavola periodica degli Elementi SEO
Nella nostra Guida SEO, non poteva certo mancare la nuova Tavola Periodica degli Elementi SEO!
IN CHE CONSISTE LA TAVOLA PERIODICA?
Questa risorsa è ideale per aiutare color che sono nuovi nel campo dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, nonché i clienti o gli stakeholder, a comprendere i principali fattori che porteranno al successo con uno sforzo costante nel tempo.
In questa tabella trovi 44 elementi SEO suddivisi in 7 gruppi; a seconda del settore in cui operi, alcuni elementi potrebbero essere più importanti di altri per ottenere una maggiore visibilità sui motori di ricerca.
La tabella è organizzata in 7 gruppi di elementi simili. Ogni elemento nella tabella rappresenta un fattore che devi considerare per avere successo nella SEO.
- Contenuto (Content): questo gruppo riguarda la qualità, la rilevanza e l’ottimizzazione del contenuto presente sul tuo sito web.
- Architettura (Architecture): si concentra sulla struttura del tuo sito, la navigazione e l’usabilità.
- Codice (Code): questo gruppo riguarda l’ottimizzazione del codice HTML, CSS e JavaScript del tuo sito.
- Credibilità (Credibility): riguarda la reputazione del tuo sito, l’autorità e la fiducia che gli utenti e i motori di ricerca hanno in esso.
- Link: questo gruppo riguarda i collegamenti interni ed esterni al tuo sito, nonché la qualità e la natura di tali collegamenti.
- Utente (User): si concentra sull’esperienza dell’utente, l’accessibilità e l’interazione con il sito.
- Performance: questo gruppo riguarda la velocità di caricamento del sito, l’ottimizzazione delle risorse e la scalabilità.
Scopri di più sulla Tavola dei Fattori SEO 2024.
17. Norme relative allo spam per la ricerca Google
Google vieta pratiche ingannevoli per manipolare i risultati di ricerca.
L’obiettivo di Google è offrire agli utenti risultati di ricerca di alta qualità. Per raggiungere questo obiettivo, ha stabilito una serie di regole che vietano le cosiddette “tecniche black hat SEO”.
Cosa è vietato secondo Google?
- Creare contenuti ingannevoli: pagine nascoste, testi invisibili o reindirizzamenti fraudolenti.
- Manipolare i link: acquistare link, creare schemi di link artificiali o utilizzare link nascosti.
- Generare traffico falso: utilizzare bot o altre tecniche per simulare traffico reale.
- Copiare contenuti: duplicare contenuti da altri siti senza aggiungere valore.
- Utilizzare software dannosi: distribuire malware o software indesiderato.
- Ingannare gli utenti: creare funzionalità che inducono gli utenti a compiere azioni indesiderate.
Perché è importante conoscere e rispettare queste regole?
Se vuoi “sfondare” nella SEO, non devi sapere solo “quello che devi fare” ma devi anche essere coscente di quello che “NON devi fare”!
Seguendo le norme di Google, puoi:
- Evitare penalizzazioni: Google può penalizzare i siti che violano queste regole, facendogli perdere posizioni nei risultati di ricerca.
- Offrire una buona esperienza utente: concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità e utili per gli utenti è il modo migliore per ottenere buoni risultati a lungo termine.
- Proteggere la reputazione del tuo sito: le pratiche SEO illegite possono danneggiare la reputazione del tuo sito agli occhi di Google e degli utenti.
In sintesi, per avere successo nella SEO, è fondamentale concentrarsi sulla creazione di contenuti di alta qualità, sulla costruzione di link naturali e sulla fornitura di una buona esperienza utente. Evitare le pratiche vietate da Google è essenziale per ottenere risultati duraturi e positivi.