11 Errori comuni da evitare nel processo di vendita, con 11 soluzioni efficaci

Sei un Commerciale? Devi conoscere 11 Errori di Vendita da NON Fare!
La vendita, come è noto, è un'”arte” che richiede affiancamento, competenze e attenzione ai dettagli; può capitare, tuttavia, che alcuni venditori Junior (talvolta anche Senior) commettano degli errori, compromettendo il processo di vendita.
In questo articolo, descriviamo 11 Errori di Vendita da NON Fare (alcuni nella fase preparatoria della trattativa, altri durante la negoziazione), con 11 soluzioni efficaci per chiudere la trattativa commerciale con maggior successo.
11 Errori di vendita da evitare:
- Errore: non studiare l’azienda cliente
- Errore: non avere informazioni sul “Decision Maker”
- Errore: tefonare senza conoscere un nominativo
- Errore: iviare email a un indirizzo “generico”
- Errore: non creare valore per il cliente
- Errore: non fare “domande di controllo”
- Errore: non ascoltare attentamente
- Errore: non gestire correttamente le obiezioni
- Forzare il “Cross Selling”
- Errore: trminare l’incontro senza aver raccolto nulla
- Errore: non effettuare il follow up
- Conclusioni
11 Errori di Vendita da NON Fare: 8 consigli efficaci
1) Non studiare la tua azienda cliente
Prima di approcciare un cliente, è fondamentale conoscere bene:
- La mission dell’azienda: quali sono i loro valori e obiettivi?
- Il settore in cui operano: quali sono le dinamiche e le sfide del mercato?
- Il vantaggio competitivo: cosa rende unica l’azienda rispetto ai suoi concorrenti?
Arrivare impreparati dimostra superficialità e riduce le possibilità di instaurare una collaborazione proficua.
Errore: proporre una soluzione standard senza sapere che l’azienda ha appena implementato una tecnologia simile.
Soluzione: studia il sito web dell’azienda e scopri che puntano sull’innovazione sostenibile. Presenta quindi un prodotto che si integra con le loro iniziative “green”.
2) Non acquisire informazioni sul “Decision Maker” o referente con il quale ti devi relazionare
Conoscere il tuo interlocutore è cruciale per adattare il tuo approccio. Domandati:
- Qual è il ruolo del decision maker all’interno dell’azienda?
- Quali sono le sue esigenze e aspettative?
- Ha preferenze o un background che può influire sulle decisioni?
Approcci generici rischiano di non colpire nel segno.
Errore: parli con una persona che non ha potere decisionale e non può aiutarti.
Soluzione: Tramite il sito internet aziendali (sezione “Chi siamo”, “Management”, “Team”) o tramite LinkedIn scopri che il responsabile acquisti è Mario Rossi. Quando contatti l’azienda, chiedi direttamente di lui!
3) Telefonare all’azienda senza un nominativo specifico
Chiamare un’azienda senza sapere chi contattare è uno degli errori più comuni. Chiedere di responsabili “generici” come il “Responsabile Acquisti” o il “Direttore Marketing” potrebbe portarti a ricevere risposte vaghe o, peggio, a non essere considerato.
Per evitare questo:
- Identifica un contatto specifico tramite ricerche su LinkedIn o sul sito dell’azienda.
- Preparati con un motivo chiaro e personalizzato per il contatto.
Errore: chiami e chiedi del “responsabile vendite”, ricevendo una risposta evasiva o un trasferimento a una casella vocale.
Soluzione: ricerca chi è il direttore commerciale, chiama l’azienda e chiedi di parlare direttamente con lui.
4) Inviare email a un indirizzo generico
Mandare email a indirizzi come “info@azienda.it” è spesso controproducente; questo tipo di messaggi rischia di finire in una casella poco monitorata o di non essere mai inoltrato al referente giusto.
Cosa fare invece:
- Cerca l’indirizzo diretto del decision maker.
- Personalizza il messaggio, dimostrando di conoscere l’azienda e le sue necessità.
Errore: inviare una proposta a “info@azienda.it“, senza ricevere risposta.
Soluzione 1: Individua l’indirizzo diretto del decision maker, invia un’email personalizzata menzionando specifici progetti dell’azienda.
Soluzione 2: con la tecnica della “ricostruzione della mail”, cerca di ricavare l’indirizzo email del tuo interlocutore
Esempio:
- Referente: “Mario Bianchi”
- Azienda “rossisrl.it”:
Combinazioni Nome + Cognome + Dominio
- mario.bianchi@rossisrl.it
- m.bianchi@rossisrl.it
- mario_bianchi@rossisrl.it
- mariobianchi@rossisrl.it
- bianchi.mario@rossisrl.it
- bianchimario@rossisrl.it
Combinazioni con Iniziali
5) 11 Errori di Vendita da NON Fare: non creare valore per il cliente
Un errore comune è concentrarsi esclusivamente sul prodotto o servizio che si vuole vendere, senza considerare il valore che si può offrire al cliente. Ricorda che il tuo obiettivo è:
- Risolvere un problema del cliente.
- Offrire un vantaggio competitivo.
- Migliorare un aspetto specifico della loro attività.
Ascoltare il cliente, comprendere i suoi bisogni e adattare la tua proposta di conseguenza sono le chiavi per una vendita efficace.
Errore: parlare solo delle caratteristiche del prodotto, ignorando i problemi del cliente.
Soluzione: durante l’incontro, ascolta attentamente le sfide del cliente e spiega come il tuo prodotto può aiutarli a risolverle.
6) Non fare “Domande di Controllo”
Le domande di controllo sono fondamentali per verificare che il cliente abbia compreso correttamente la tua offerta e per individuare eventuali dubbi o incertezze.
Queste domande, se correttamente formulate, permettono di coinvolgere attivamente l’interlocutore nella conversazione, aumentando le probabilità di chiudere con successo la vendita.
Errore: Evitare di porre domande di controllo può portare il venditore a credere erroneamente che il cliente abbia compreso e accettato l’offerta, mentre in realtà potrebbero esserci ancora dubbi o fraintendimenti.
Soluzione: durante il processo di vendita, fai domande come:
- “Tutto chiaro finora?”
- “Questo prodotto soddisfa le sue esigenze specifiche?”
- “Ci sono aspetti che vorrebbe approfondire prima di procedere?”
Queste domande non solo ti aiuteranno a comprendere meglio la posizione del cliente, ma dimostreranno anche che sei attento alle sue necessità, rafforzando il rapporto di fiducia e aumentando le probabilità di chiudere la vendita.
7) Non ascoltare attentamente (sentire non è ascoltare)
L’ascolto attivo è una competenza essenziale per ogni venditore: limitarsi a sentire ciò che il cliente dice, senza cogliere le sue reali esigenze o preoccupazioni, è un errore frequente.
Per praticare un ascolto attivo:
- Presta attenzione non solo alle parole, ma anche al tono di voce e al linguaggio del corpo.
- Fai domande mirate per approfondire.
- Ripeti e parafrasa per assicurarti di aver compreso correttamente.
Errore: ignori i segnali che il cliente ti dà, come l’interesse verso una caratteristica specifica del prodotto.
Soluzione: ascolta il cliente, fai domande mirate e ripeti le sue esigenze: “Se ho capito bene, sta cercando una soluzione che riduca i costi operativi del 20%”.
8) Non gestire adeguatamente le obiezioni del cliente
Errore: uando un cliente solleva un’obiezione, alcuni venditori tendono a ignorarla o a rispondere in modo difensivo, senza affrontare realmente la preoccupazione espressa.
Soluzione: ascolta attentamente l’obiezione del cliente, riconosci la sua validità e rispondi in modo empatico. Fornisci informazioni o esempi concreti che possano alleviare le sue preoccupazioni. Ad esempio, se un cliente è preoccupato per il costo, potresti evidenziare il valore a lungo termine o i risparmi che il prodotto o servizio offre.
9) Forzare il cross-selling senza considerare le reali esigenze del cliente
Errore: proporre prodotti o servizi aggiuntivi senza valutare se siano effettivamente utili per il cliente può risultare invadente e compromettere la fiducia.
Soluzione: analizza le esigenze specifiche del cliente e suggerisci solo prodotti o servizi complementari che apportino un reale valore aggiunto. Questo approccio dimostra attenzione e cura verso il cliente, aumentando le probabilità di successo nel cross-selling.
10) Terminare l’incontro senza aver raccolto nulla
Ogni incontro deve avere un obiettivo chiaro; terminare una riunione senza aver raccolto informazioni utili, senza aver fissato un obiettivo successivo o senza aver predisposto un’offerta concreta è un’opportunità persa.
Assicurati sempre che l’incontro porti:
- Alla realizzazione di un’offerta personalizzata.
- Alla pianificazione di un nuovo appuntamento per proseguire la relazione.
Errore: alla fine della riunione, saluti senza fissare un prossimo passo.
Soluzione: alla fine della riunione, proponi di inviare un’offerta personalizzata entro due giorni e fissa un follow-up per discuterne.
11) 11 Errori di Vendita da NON Fare: non effettuare il follow-up
Il follow-up è una parte fondamentale del processo di vendita: dopo la prima visita, soprattutto se hai presentato un’offerta, è essenziale verificare l’esito:
- Preferisci una comunicazione sincrona, come una telefonata, che ti permette di ricevere un feedback immediato.
- Se hai il numero WhatsApp del cliente, considera di utilizzarlo: può essere uno strumento efficace e informale per stabilire un contatto rapido.
- In alternativa, puoi inviare un’email, ma assicurati di personalizzarla e mostrare disponibilità a rispondere a eventuali domande o dubbi.
- Non confermare appuntamenti fissati pochi giorni prima a meno che il cliente non abbia esplicitamente richiesto una conferma. Rischieresti di dare l’impressione che l’appuntamento non sia prioritario, e il cliente potrebbe spostarlo o addirittura cancellarlo.
Errore: dopo aver inviato un’offerta, non contatti il cliente per sapere il suo parere.
Soluzione: dopo due giorni dall’invio dell’offerta, chiama il cliente. Se hai il suo numero WhatsApp, invia un messaggio informale per chiedere se ci sono dubbi o necessità di chiarimenti.
11 Errori di Vendita da NON Fare: conclusioni
Comprendere le esigenze specifiche di ogni cliente, adattando il tuo approccio sono le chiavi per costruire relazioni di fiducia e ottenere risultati concreti.
Riassumendo, se vuoi migliorare le tue performance di vendita, evita questi errori comuni:
- Non studiare l’azienda cliente → Arrivare impreparati è un autogol. Studia il sito, il settore e il vantaggio competitivo.
- Non avere informazioni sul Decision Maker → Parlare con la persona sbagliata è una perdita di tempo. Usa LinkedIn e il sito aziendale per identificare il referente giusto.
- Telefonare senza conoscere un nominativo → Chiamare alla cieca riduce le possibilità di successo. Ricerca un contatto specifico e personalizza la comunicazione.
- Inviare email a un indirizzo generico → “info@azienda.it” spesso finisce nel dimenticatoio. Trova l’email diretta del decision maker e personalizza il messaggio.
- Non creare valore per il cliente → Parlare solo del tuo prodotto non basta. Mostra come la tua soluzione risolve un problema specifico.
- Non fare domande di controllo → Pensare che il cliente abbia capito tutto è rischioso. Chiedi feedback: “Tutto chiaro finora?”
- Non ascoltare attentamente → Sentire non è ascoltare. Fai domande, riformula e dimostra interesse attivo.
- Non gestire correttamente le obiezioni → Difendersi non basta. Accogli l’obiezione e rispondi con soluzioni concrete.
- Forzare il Cross-Selling → Offrire prodotti irrilevanti infastidisce. Suggerisci solo soluzioni complementari realmente utili.
- Terminare l’incontro senza aver raccolto nulla → Un incontro senza step successivi è un’occasione persa. Definisci una prossima azione: offerta o follow-up.
- Non effettuare il follow-up → Il cliente potrebbe dimenticarsi di te. Segui ogni proposta con una chiamata o un’email personalizzata.
La preparazione, la personalizzazione e l’attenzione al cliente sono elementi essenziali per costruire relazioni solide e ottenere risultati duraturi. Ricorda: ogni dettaglio conta!
Vuoi migliorare nella chiusura della vendita?
Frequenta i nostri Corsi!
