4 Azioni Strategiche per Non Perdere Visibilità con la SGE
In questo articolo parliamo di come l’AI Generativa sta cambiando la ricerca e di cosa fare per perdere meno traffico possibile …
Se sei un SEO – Copywriter, sicuramente ti sei accorto quanto l’AI Generativa nella Ricerca, stia cambiando le abitudini dei navigatori e contemporaneamente stia peggiorando il posizionamento (e i clic) di numerosi siti internet.
Infatti, con l’introduzione dell’intelligenza artificiale generativa nei risultati di ricerca (la SGE – Search Generative Experience), alcune query attivano una risposta generata dall’AI Overview che compare sopra i risultati tradizionali, offrendo all’utente una risposta già pronta, con link utili selezionati direttamente da Google.
Siamo entrati nell’ era “ZERO CLICK”! In un periodo dove il navigatore trova spesso quello che cerca, immediatamente, all’inizio della SERP di Google, senza dover necessariamente cliccare su un sito internet!
Tuttavia, anche se aumentano le ricerche “zero-click”, la SEO non è morta … ma devi cambiare approccio!
Una rivoluzione per l’utente… ma un rischio per editori e brand
Questa novità punta a rendere la ricerca più veloce ed efficiente, poichè l’utente non deve più visitare 4-5 siti: trova tutto lì, in un colpo d’occhio.
Ma per chi crea contenuti online (editori, brand, marketer), lo scenario cambia: uno studio su 23 siti ha mostrato un calo medio del 18%–64% nel traffico organico; alcuni siti, però, hanno guadagnato fino al +219%, mentre altri hanno perso il 95%.
In breve? L’AI generativa non ruba il traffico, ma lo redistribuisce. E chi non si adatta rischia di restare indietro!
Come l’AI Generativa sta cambiando la ricerca: 4 Azioni per sopravvivere (e crescere) con la SGE
Dunque, come puoi adattare il tuo SEO Copywriting a questi cambiamenti epocali? Di seguito riporto 4 Strategie SEO AI per creare contenuti adatti sia all’uomo che all’intelligenza artificiale:
1. Crea contenuti più specifici e utili
- Punta su contenuti originali, mirati e davvero utili per l’utente.
- Crea, più risposte concrete e meno testi generici.
- Chi scrive pensando al proprio pubblico e si affida a esperti veri sarà premiato. L’AI sa riconoscere i contenuti fatti con cura (e penalizza quelli troppo “robotici”).
2. Rispondi a domande complesse, non solo keyword secche
Con l’AI, le ricerche stanno diventando più “naturali” e “conversazionali”.
Esempio: “Stiamo organizzando una vacanza con bimbi e cane: meglio Sardegna o Toscana?”
- Questo tipo di ricerca è più lunga, più umana e richiede contenuti capaci di rispondere con profondità e precisione, non solo frasi generiche ottimizzate per parole chiave.
3. Costruisci fiducia, non solo traffico!
Google spinge sempre di più su contenuti affidabili, esperti, autorevoli (E-E-A-T) – Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness.
Oggi, inoltre, i backlink o la lunghezza del testo contano meno, a vantaggio di altri fattori come:
- Recensioni autentiche
- Contenuti generati dagli utenti (UGC)
- Esperti riconoscibili
- Prove tangibili di competenza
In sostanza, possiamo dire che ll contenuto non serve più solo a posizionarsi, ma a generare fiducia … E la fiducia diventerà la vera SEO del futuro!
4. Cambia come misuri il successo
Con l’avvento della SGE, inoltre, cambieranno le “metriche” per misurare le performance dei siti web.
Ad esempio:
- In Google Analytics molti clic non saranno più tracciabili come “traffico organico”
- I link inclusi nei box AI sono spesso conteggiati come traffico diretto.
- Il posizionamento classico conterà meno, perché la parte alta della pagina sarà spesso occupata dalla SGE.
Morale: non inseguire solo il traffico, punta, invece su ciò che davvero conta: le conversioni, i lead, i clienti.
Come l’AI Generativa sta Cambiando la Ricerca: conclusioni
La direzione è tracciata da tempo: contenuti più mirati, autentici e rilevanti.
Con l’introduzione della Search Generative Experience (SGE), questa evoluzione diventa realtà concreta: non si tratta più solo di scalare la SERP, ma di essere davvero utili, credibili e centrati sull’utente.
Oggi, esperienza e competenza non sono dettagli: sono la base per costruire fiducia e ottenere visibilità: se nel tuo team hai esperti, figure autorevoli, professionisti con esperienza sul campo, è il momento di metterli in luce.
Le firme contano. Le voci riconoscibili anche!
E poi c’è la questione performance: dimentica per un attimo le solite “vanity metrics” Il traffico da solo non basta più.
Con la SGE che assorbe buona parte dello spazio visibile nei risultati, serve ripensare il modo di misurare i risultati. Conversioni, micro-obiettivi, engagement reale: sono questi gli indicatori che faranno la differenza nei prossimi mesi.