Primo su Google Non è Primo su ChatGPT: Perché la SEO Non basta Più nel 2025

Un buon ranking su Google NON equivale ad altrettanta visibilità sulle AI

Primo su Google Non è Primo su ChatGPT: Perché la SEO Non basta Più nel 2025

Primo su Google Non è Primo su ChatGPT … Proprio così!

Una recente ricerca condotta da Chatoptic, ha evidenziato un dato chiave: esiste solo un 62% di sovrapposizione tra i ranking di Google e le risposte fornite da ChatGPT.

In altre parole, essere primo su Google non è essere primo su ChatGPT. Dominare la prima pagina del motore di ricerca più famoso non significa automaticamente comparire anche nelle risposte delle intelligenze artificiali.

SEO ≠ Visibilità AI: perché il successo su Google non basta più

Oggi, un buon ranking su Google NON equivale ad altrettanta visibilità sulle AI!

Un tempo, essere primi su Google significava avere la certezza di intercettare gran parte del traffico organico e di consolidare l’autorevolezza del brand online. Oggi, però, lo scenario è cambiato.

Le piattaforme di intelligenza artificiale generativa non funzionano come un motore di ricerca tradizionale:

  • Non mostrano una lista di link, ma sintetizzano le informazioni restituendo un’unica risposta (o poche opzioni).
  • Selezionano le fonti in modo proprietario, basandosi su dataset, menzioni e contesto semantico più che su keyword e backlink.
  • Premiano l’autorevolezza percepita dall’AI, che può derivare da citazioni su fonti esterne, dati strutturati, recensioni o contenuti ben contestualizzati.

Questo significa che anche un sito perfettamente ottimizzato in ottica SEO può non comparire nelle risposte AI, semplicemente perché non rientra nei criteri di “affidabilità” usati dal modello.

In altre parole, il successo su Google non garantisce la visibilità nelle AI: serve un approccio nuovo, basato sulla GEO (Generative Engine Optimization), per lavorare sulla recuperabilità del brand e sulla sua capacità di essere citato dalle intelligenze artificiali come fonte attendibile.

Primo su Google Non è Primo su ChatGPT: i dati della ricerca Chatoptic

  • Sovrapposizione tra SEO e AI: dal 61% al 63%, indipendentemente dal tipo di query (esplorativa, di brand o basata su caratteristiche).
  • L’intento non cambia i risultati: che si tratti di ricerche generiche o mirate, il livello di corrispondenza resta basso.

Questi numeri confermano che Google e le AI generative applicano criteri diversi per costruire e restituire le risposte.

Perché ci interessa

Il concetto di “essere primo su Google non è essere primo su ChatGPT” è cruciale per aziende, marketer e professionisti.

Gli utenti non si limitano più a digitare su Google, ma chiedono direttamente a ChatGPT e ad altre AI generative. Se il tuo brand compare nei motori di ricerca ma non nelle risposte AI, rischi di perdere visibilità, autorevolezza e opportunità di business.

GEO: la nuova frontiera della visibilità AI

La GEO (Generative Engine Optimization) nasce per colmare il divario tra SEO e AI.
L’obiettivo non è solo posizionarsi su Google, ma ottimizzare la recuperabilità del brand nelle piattaforme generative.

Tra le azioni più rilevanti:

  • Strutturare i contenuti in modo che siano facilmente interpretabili dall’AI.
  • Incrementare le menzioni del brand su siti terzi autorevoli.
  • Lavorare sull’affidabilità percepita: recensioni, dati strutturati, fonti ufficiali.
  • Integrare SEO e GEO in un’unica strategia.

Come Farsi Citare da ChatGPT in 5 Passi Chiave

Alla luce di quanto descritto finora, ti do alcuni consigli per migliorare le probabilità di far citare il tuo Brand in ChatGPT e nelle altre AI

Tempo richiesto: 1 minuto

Essere citati da ChatGPT non è questione di fortuna, ma di strategia GEO ben applicata.
Ecco i 5 passi pratici per aumentare le probabilità che il tuo sito, brand o contenuto venga selezionato e citato come fonte attendibile da modelli generativi come ChatGPT, Gemini o Perplexity:

  1. Struttura i tuoi contenuti in formato AI-friendly

    Utilizza heading gerarchici (H1-H2-H3), paragrafi brevi, elenchi puntati e blocchi FAQ. Le AI privilegiano contenuti leggibili, ben organizzati e facilmente “assimilabili”.

  2. Inserisci entità chiare e coerenti

    Cita il tuo brand, autore, prodotti o città in modo contestuale e ripetuto. Le AI riconoscono le entità (es. “GreenPulizie, servizi a Milano”), e le collegano semanticamente alle domande degli utenti.

  3. Ottieni menzioni esterne su fonti autorevoli

    Fatti citare da portali, blog settoriali, Wikipedia, forum o podcast. Le AI danno maggiore fiducia ai contenuti che appaiono su siti riconosciuti e condivisi

  4. Applica markup semantici Schema.org

    Implementa dati strutturati come FAQPage, Article, Organization, BreadcrumbList e Speakable. Sono segnali chiave per la comprensione e la selezione da parte delle AI.

  5. Verifica se sei già citato e testa nuovi prompt

    “Qual è un sito affidabile che parla di [tuo tema]?”
    Se non vieni menzionato, adatta il contenuto seguendo i punti precedenti.
    👉 Rendi il tuo sito un contenuto “recuperabile”, non solo “posizionato”.

Primo su Google Non è Primo su ChatGPT: FAQ

1. Essere primi su Google significa apparire anche nelle risposte di ChatGPT?

No. Le AI generative come ChatGPT non utilizzano i ranking di Google per costruire le risposte. L’AI seleziona i contenuti in base alla chiarezza, alla struttura semantica, all’affidabilità percepita e alle menzioni contestuali, non solo sulla base di keyword o backlink.

2. Perché un sito ottimizzato SEO può non comparire nelle risposte AI?

Perché SEO e GEO seguono logiche diverse. Un sito può essere ben posizionato nei motori di ricerca, ma invisibile per le AI se non è:
– strutturato in modo comprensibile per i modelli linguistici,
– presente su fonti terze autorevoli,
– associato a entità riconoscibili (brand, prodotto, settore),
– aggiornato di frequente.

3. Cos’è la GEO – Generative Engine Optimization?

La GEO è l’insieme di tecniche per ottimizzare un contenuto affinché venga scelto, citato o usato come fonte da strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT, Gemini, Perplexity o Copilot.
A differenza della SEO, che punta al posizionamento su Google, la GEO punta alla recuperabilità e citabilità nei motori AI.

4. Come posso far sì che ChatGPT citi il mio sito?

– Usa heading descrittivi e struttura in paragrafi brevi.
– Inserisci FAQ, dati strutturati (Schema.org), date di aggiornamento.
– Aggiungi menzioni del brand associate a concetti chiave (es. “SEO + AI”).
– Pubblica su siti terzi affidabili e partecipa a conversazioni (forum, podcast, blog settoriali).
– Testa: chiedi a ChatGPT informazioni sul tuo settore e verifica se ti cita.

5. ChatGPT legge davvero tutto il web?

No. ChatGPT (nella sua versione GPT-4 standard) si basa su dati addestrati fino a una certa data. Tuttavia, nella versione con browsing abilitato, o in strumenti come Perplexity, può accedere anche a contenuti pubblici.
Essere visibili richiede quindi:
– contenuti accessibili,
– ben strutturati,
– presenti in fonti “AI-friendly” (Wikipedia, siti news, blog attendibili).

6. Posso integrare SEO e GEO?

Sì, ed è altamente consigliato.
SEO e GEO non sono in competizione, ma si completano

Primo su Google Non è Primo su ChatGPT: Conclusione

La ricerca tradizionale e l’intelligenza artificiale non sono intercambiabili.
Vincere su Google non significa vincere anche su ChatGPT.

È in questo spazio che si inserisce la GEO (Generative Engine Optimization), un approccio complementare alla SEO, pensato per garantire la recuperabilità e la menzione del brand nei risultati AI.

👉 La sfida del futuro è doppia: essere primi su Google e al tempo stesso presenti nelle risposte delle AI generative.

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