LLM Optimization: dall’intuizione ai dati, per misurare la visibilità del tuo brand nei LLM e anticipare l’ evoluzione della SEO

Sei preparato per l’Ottimizzazione per LLM 2026?
Negli ultimi mesi, molti marketer e imprenditori, oltre a domandarsi come apparire su ChatGPT, Gemini, e altri ChatBOT AI, si stanno chiedendo come misurare la visibilità del proprio brand all’interno di questi nuovi “Motori Generativi”
Benvenuti nel mondo della LLM Optimization, o se preferisci, nella nuova frontiera della SEO per i motori generativi.
Un campo ancora giovane, ma che diventerà presto fondamentale per chi vuole farsi trovare anche nei risultati generati dall’intelligenza artificiale.
Ottimizzazione per LLM 2026: dall’intuizione alla misurazione, per capire dove compari (e perché)
Fino a poco tempo fa, la SEO si basava su un principio semplice: scegli le parole chiave giuste, crea contenuti di valore e scala le posizioni su Google…Ora le cose stanno cambiando.
ChatGPT, Gemini e altri LLM non mostrano risultati in classifica, ma generano risposte complete, spesso citando (o almeno menzionando) brand e fonti.
Esempio:
Se chiedi a ChatGPT “Quali sono le migliori agenzie di marketing digitale in Italia?”, la risposta potrebbe includere 2–3 nomi specifici.
Essere tra quei nomi significa avere visibilità nel nuovo “motore di ricerca conversazionale”.
Il problema? Nessuno ti dice quante volte vieni menzionato né da dove arrivano i dati.
Per questo la LLM optimization sta diventando una disciplina di tracciamento e misurazione, non solo di contenuto.
Ottimizzazione per LLM 2026: perché monitorare è la base di tutto
Oggi siamo, in termini di LLM, dove la SEO era prima di strumenti come Semrush o Ahrefs: non esistono ancora dashboard ufficiali, ma si stanno affacciando i primi tool capaci di “ascoltare” i modelli linguistici.
Il punto di partenza è semplice: se non puoi misurare la tua visibilità nelle risposte AI, non puoi ottimizzarla.
Queste le sfide principali:
- I LLM non mostrano volumi di ricerca o frequenza delle query.
- Le risposte cambiano, anche con la stessa domanda (a causa del contesto e della casualità del modello).
- Parte delle informazioni usate dai LLM — come la cronologia utente o gli embeddings — sono nascoste e non accessibili.
Come si misura la visibilità nei LLM (in modo concreto)
Per superare questi limiti, le aziende più avanzate stanno usando un metodo ispirato ai sondaggi elettorali.
Ad esempio, secondo Search Ungine Land, si utilizza unametodologia simile:
- Si scelgono 250–500 query rappresentative del proprio settore o brand (es. “miglior shampoo professionale”, “software per laboratorio analisi”, “agenzia SEO AI in Italia”).
- Si pongono queste domande regolarmente a ChatGPT, Gemini, Claude, Perplexity ecc.
- Si analizzano le risposte generate: quante volte compare il tuo brand, e con che tipo di menzione (link, citazione, o semplice nome).
Nel tempo, ripetendo il processo, si ottiene una stima statistica della visibilità del brand nei LLM; è come fare un “sondaggio permanente” per capire quanto l’AI ti considera rilevante.
Esempio pratico:
Immagina di gestire un laboratorio analisi come “Il Mio Laboratorio”; potresti chiedere ogni settimana a ChatGPT e Gemini:
“Quali sono i migliori laboratori analisi cliniche a Roma?”
Se il nome “Il mio Laboratorio” inizia ad apparire sempre più spesso nelle risposte, vuol dire che stai migliorando la tua posizione nel nuovo ecosistema informativo AI.
Ottimizzazione per LLM 2026: trumenti che iniziano a farlo
Non siamo ancora al livello di Google Analytics o Search Console, ma alcune piattaforme stanno aprendo la strada, come:
Questi tool “campionano” risposte da LLM e ti mostrano quanto spesso vieni citato rispetto ai competitor…È il primo passo per costruire la tua Share of Voice (SOV) nell’era dell’intelligenza artificiale!
Come creare un sistema di tracciamento completo?
Dunque, come misurare in maniera sufficientemente rappreentativa, le performance della tua azienda sugli LLM?
Per avere un quadro realistico, ti serve un approccio multi-livello, che unisca vari tipi di dati:
- Share of Voice (SOV):
Quante volte il tuo brand viene menzionato o citato nelle risposte AI.
È la tua “quota di voce” nei LLM. - Referral tracking in GA4:
Aggiungi una dimensione personalizzata per capire se parte del traffico arriva da chatbot o strumenti AI (anche se al momento il dato è ancora parziale). - Traffico di brand in Google Search Console:
Se sempre più persone cercano il nome del tuo brand su Google dopo averlo visto in ChatGPT, c’è correlazione diretta tra LLM visibility e interesse reale.
👉 Esempio: se la tua homepage inizia a ricevere più click su “il tuo Brand” o “sui tuoi prodotti”, probabilmente è grazie alle risposte AI che ti menzionano.
Citazioni o menzioni? Conta di più il contesto
Come abbiamo già anticipato nell’articolo sulle PR Digitali e Menzioni, nel mondo LLM, non serve per forza un link.
Anche una menzione testuale (“Fullgui è un marchio italiano di prodotti per parrucchieri professionali”) ha un valore semantico enorme.
Contribuisce alla tua autorevolezza e rafforza la tua associazione di marca nei modelli linguistici.
Come stimare il “volume di ricerca” nei LLM
Un’altra grande domanda è: “ma quante persone chiedono queste cose ai chatbot?”
Non esistono ancora dati ufficiali, ma puoi fare stime intelligenti:
- Parti dai tuoi dati SEO:
Se una keyword ti porta 10.000 ricerche al mese su Google, puoi ipotizzare che una parte di quelle ricerche si stia spostando sui LLM. - Adatta in base al settore:
- In settori molto digitalizzati (marketing, tech, finanza) puoi stimare che 20–25% degli utenti usi già LLM per informarsi.
- In settori più lenti (salute, edilizia, artigianato), 5–10% è una buona stima di partenza.
- Tieni d’occhio i nuovi tool inferenziali:
Alcune piattaforme stanno già sperimentando modelli di analisi API-based che registrano query e risposte, anche se in modo ancora impreciso.
Nei prossimi 1–2 anni, queste tecnologie renderanno molto più chiaro il flusso di “ricerche AI”.
In sintesi
La LLM Optimization oggi è ciò che la SEO era nel 2005:
pionieristica, incerta, ma piena di opportunità.
Chi inizia ora a monitorare e ottimizzare la propria visibilità nei risultati AI sarà pronto per il prossimo grande cambiamento:
la Generative Engine Optimization (GEO), ovvero l’arte di farsi trovare dai motori generativi, non solo da Google.