Chiusura Goolge+ 2 Aprile 2019: il messaggio di Google
Chiusura Goolge+ 2 Aprile 2019: dopo 7 anni dalla sua apertura, Google decide di chiudere Google+!
Il social network del più famoso motore di ricerca chiuderà definitvamente i battenti i primi del mese di Aprile.
Le motivazioni di questa scelta vanno ricondotte a:
- scarso utilizzo del Social,
- falle sulla sicurezza.
Il messaggio di Google:
Se se sei titolare di un account Google+, nei seguenti giorni dovresti aver ricevuto via email il seguiente messaggio:
“Il 2 aprile il tuo account Google+ e tutte le pagine Google+ che hai creato verranno chiusi e inizieremo a eliminare i contenuti degli account Google+ consumer. Anche le foto e i video di Google+ nel tuo archivio album e nelle tue pagine Google+ verranno eliminati.
Puoi scaricare e salvare i tuoi contenuti, ma assicurati di farlo entro aprile. Tieni presente che le foto e i video di cui hai effettuato il backup in Google Foto non verranno eliminati.”
Chiusura Goolge+ 2 Aprile 2019: per scarso utilizzo d aparte degli utenti
Google ha dichiarato che “la versione consumer di Google+ ha attualmente un utilizzo e un coinvolgimento bassi”, aggiungendo che “il 90% delle sessioni utente di Google+ è inferiore a cinque secondi”.
Google+ e il bottone +1 non hanno avuto alcuna influenza sul ranking:
Altro aspetto degno di nota è che il bottone +1 non ha avuto alcun impatto nè sul comportamento degli utenti, nè sul ranking (posizionamento dei contenuti) segnalati dai navigatori tramite le loro preferenze.
Chiusura Goolge+ 2 Aprile 2019: per problemi di sicurezza
Il secondo fattore responsabile della chiusura del social network sarebbero i problemi relativi alla sicurezza di Google+.
Sembrerebbe, infatti, che un bug abbia messo a serio rischio la privacy di migliaia di utenti, con il pericolo che applicazioni di terze parti ne entrassero direttamente in possesso.
Per maggior completezza, riportiamo un esempio riportato da Inside Marketing :
un utente A si è registrato su Google plus inserendo dati come il nome, il genere, il lavoro e la data di nascita e li ha resi visibili a una serie di amici, fra cui anche l’utente B. Se quest’ultimo si è loggato in un’app attraverso Google+, è molto probabile che questa gli abbia fornito la porta di accesso ai dati dell’utente A, presente nella sua cerchia.