Mobile Marketing esempi e applicazioni: SMS, APP, Mobile ADV, QR Code

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Mobile Marketing esempi e applicazioni: in questo articolo parliamo delle caratteristiche e delle peculiarità del Mobile Marketing, descrivendone strumenti ed applicazioni.

Mobile Marketing Cos’è?

Il Mobile Marketing è l’insieme di strategie ed azioni di comunicazione – promozione che vengono veicolate attraverso i dispositivi mobili: smartphone, tablet, ecc … Grazie al Mobile Marketing è possibile intercettare “cluster” di utenti differenti tra loro, in funzione del loro genere, età, geolocalizzazione e comportamento di acquisto. Il Mobile Marketing è particolarmente efficace perchè permette di comunicare direttamente ed in “tempo reale” con i propri target.

Come è facilmente intuibile, le attività di “Mobile Marketing” vengono implementate sui “device” mobili, prevalentemente smartphone e tablet.

A tal proposito, per quanto riguarda l’utilizzo del “mobile”, è interessante leggere i dati di un’indagine condotta da Doxa al 31 marzo 2020, riguardo al crescente utilizzo dello smartphone per molte attività:

Le principali conclusioni di questa indagine ci dicono che:

  • Cresce l’utilizzo dello smartphone per molte attività.
  • Lo smartphone conferma di avere un ruolo centrale anche per gli acquisti online.
  • Le modalità preferite per inviare comunicazioni da parte delle aziende sono sopratutto e-mail e SMS.
  • Cresce l’interesse degli utenti all’“istant messaging” con i loro marchi preferiti.
  • Cresce l’utilizzo della voce per interagire con lo smartphone.

Come vedremo nell’articolo, il Mobile Marketing è strettamente connesso all’SMS Marketing e al mondo delle Applicazioni Mobile.

Nello specifico, parleremo di Strumenti e Applicazioni del Mobile Marketing, descrivendo le caratteristiche principali di:

Mobile Marketing esempi e applicazioni: SMS Marketing cos’è?

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l’SMS Marketing è in costante crescita

Cos’è l’SMS Marketing?

L’SMS Marketing consiste nell’invio di messaggi di testo (SMS) a privati e/o aziende che hanno dato il loro consenso preventivo alla ricezione di queste comunicazioni. Le principali tipologie di messaggi SMS sono: “informativi”, “promozionali” e “alert”.

Ad esempio, con il “Bulk Messaging” (SMS di massa) è possibile raggiungere, in brevissimo tempo, grandi masse di utenti profilati con tassi di redemption di lettura che toccano il 90%.

Dunque, l’SMS Marketing e il Mobile Marketing lavorano in sinergia e sfruttano i seguenti vantaggi:

  • Le persone in “mobilità” sono in continuo aumento.
  • ll tempo su internet è speso più sul “mobile” che sul “desktop”.
  • Gli SMS contengono dei link “ipertestuali” che indirizzano gli utenti alle “landing page” aziendali.
  • I siti internet sono sempre più “mobile” e “responsive” (con reindirizzamento “ad hoc”) in funzione del device).
  • Gli invertimenti in pubblicità sul “mobile” sono in ascesa.

Mobile Marketing esempi e applicazioni: il “QR Code”

QR Code
Grazie al “QR Code” è possibile collegare un “prodotto fisico” ad un “esperienza digitale” dell’utente.

Come riportato su Wikipedia: il codice QR è un codice a barre bidimensionale, ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema bianco di forma quadrata, impiegato in genere per memorizzare informazioni destinate a essere lette tramite un apposito lettore ottico o anche smartphone.

Grazie al “QR Code” è possibile collegare un “prodotto fisico” (da un volantino ad un tabellone pubblicitario, da un bene alimentare ad un capo di abbigliamento) ad un “esperienza digitale” dell’utente.

Ad esempio, tramite scansione del “QR Code” stampato nel cartellino di una felpa, è possibile misurare le interazioni “in store” dell’utente con il prodotto, veicolando l’utente stesso verso “pagine di atterraggio” che contentgono una promozione.

Una caratteristica importante del “QR Code” è che può essere “tracciato”, attraverso l’utilizzo dei partametri “UTM” (che vengono inseriti in fondo all'”URL” della pagina web di atterraggio).

Con Unitag, è possibile generare QR code personalizzati.

Dunque, se un cliente inquadra il QR Code di un cartellino di una felpa, i webmaster dell’azienda (attraverso l’utilizzo di programmi di analytics) possono risalire all’utente che ha visto quel tipo di felpa.

Mobile Marketing esempi e applicazioni: Marketing APP

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Esempio di APP Mobile dedicata all'”allenamento”

L'”APP Marketing” consiste nella creazione e prompozione di APP specifiche sui device mobili.

Come faccio a “far trovare” un’app?

Una domanda sorge spontanea: se creo un “APP” come faccio a farla trovare? Se crei un APP posso diffonderla e promuoverla mediante 2 strumenti principali:

  • “ASO” “APP Store Optimization”: attività SEO pensata pe le APP dentro gli store “fisici”. L'”ASO” è una disciplina in crescita ed è importante perchè contribuisce a “posizionare” una determinata APP all’intenro di “Google Play” e “APP Store”.
  • ADV – “Advertising”: pubblicItà.

NB: quando vuoi promuovere un APP, uno dei KPI piu’ importanti non è quante persone scaricano “quell’APP”, ma QUANTI SONO GLI UTENTI ATTIVI (quelli che la utilizzano e ci navigano).

Un potenziale finanziatore della tua APP, infatti, sarà interessato a quante persone potenzialmente utilizzeranno quella quella APP (tipologia di utenti, periodo di riferimento, momenti di riferimento) e che potenzialmente potrebbero essere intercettate da determinati messaggi pubblicitari.

Infatti, alcune delle “metriche” più significative per valutare le performance di una APP, sono:

  • “DAU”: Daily Active Users (utenti attivi giornalieri).
  • “WAU” Weekly Active Users (utenti attivi settimanali).
  • “MAU”: Mounth Active Users (utenti attivi mensili).

Alre “metriche” interessanti sono:

  • “ARPU”: Average Revenue Per User (ritorno medio per utente).
  • “CPI”: Cost per Installation (costo per installazione).

Come faccio a “monetizzare” un’app?

Le principali modalità per “monetizzare” un’APP sono:

  • “SUBSCRIPTIONS” (Abbonamento): scarichi app gratuitamente e acquisti un servizio con un pagamento unico o ricorrente (nel caso di aggiornamenti continui). Es: edicole virtuali.
  • “PAY PER DOWNLOADS”: paghi e scarichi l’app.
  • “IN-APP ADVERTISING”: le app scaricate gratuitamente si finanziano con la pubblicità al loro interno (banner, link pubblicitari, ecc …)
  • “SPONSORSHIP”: la tua app viene finanziata da un’azienda perchè è in linea con il target e con i prodotti/servizi offerti da quel determianto Brand.
  • “IN-APP PURCHASE” (Vendita in APP): per acquistare determinati prodotti all’interno di un’app scaricata gratuitamente.
  • “FREMMIUM“: app gratuita con parti o funzioni a pagamento.

L’abbonamento a “Subscription” si sta rivelando quello più diffuso in assoluto.

Come migliorare il “conversion rate” di un’app?

Per migliorare il “tasso di conversione” (download di una APP) è fondamentale migliorare:

  • Il “RATING”: le “stelline”.
  • Le “REVIEW”: recensioni.

Il “Mobile Advertising”

Cos’è il “Mobile Advertising?

Il Mobile Advertising consiste nell’invio di messaggi o contenuti multimediali ad uno o più clienti potenziali che dispongono di un dispositivio mobile. Queste comunicazioni possono essere veicolate sotto forma d messaggi di testo (più o meno interattivi), che contengono specifici “call to action” (inviati all’azione).

Quali sono le “metriche” principali per la misurazione di una campagna di Mobile Advdertising?

  • Viewability“: misura il numero di impression potenzialmente visualizzabili per una determinata campagna, secondo uno standard predefinito che si basa su due dimensioni principali: la % di area visibile di un annuncio pubblicitario e il numero di secondi consecutivi in view.
  • Ad Fraud“: è legata alla creazione illegittima di traffico. L’Ad fraud è composta sia da traffico non umano sia da pratiche illegittime poste in essere da umani.
  • Brand Safety”: è la messa a disposizione per i brand di contesti di comunicazione in linea con la legge ( no porno, violenza, droga, gambling) e brand policy di contesti in linea con le policy specifiche del brand.
  • On Target”: indica il target di riferimento della campagna.

Come si “targettizza” una Campagna di Mobile Advertising?

Una Campagna può essere targhettizzata per:

  • Categoria.
  • Area.
  • Città/regione.
  • Devices.
  • Connessione (Wifi o 4G).
  • Ad Position Placement.
  • Meteo.
  • Keywords.
  • Operatore telefonico.
  • Lingua.
  • Ora e giorno.

Come gestire ed erogare le campagne di Mobile Advertising?

Per creare e gestire le campagne di Mobile Advertising è possibile utilizzare piattaforme AD SERVER (piattaforme utilizzata solo da Agenzie, con accesso a pagamento) come DV360 e ADform.

Quali sono i principali formati “Display” per le campagne di Mobile Advertising?

Esempi formati “dispaly standard”:

  • BOX”: 330×250 px.:
  • “BANNER”: 320×50 px.: utilizzato prevalentemente per generare “traffico qalificato”.
  • “INTERSITITIAL”: 320×480 px.: generalmente utilizzato per obiettivi di “Brand Awareness”.
Mobile Marketing cos'è: formati display mobile advertising

Come “monetizzare” i formati “display”?

  • “CPM” (costo per mille impressions): se l’obiettivo è la visualizzazione dell’annuncio, ideale per rafforzare la brand awareness.
  • “CPC” (costo per click): se voglio che il navigatore clicchi sull’annuncio, arrivando sul sito web, indipendentemente dall’azione successiva che effettuerà l’utente.
  • “CPL” (costo per lead): se l’obiettivo è la generazione di “lead”, faccendo “atterrare” il navigatore sul sito, in modo che lo stesso effettui un acquisto o richieda un’informazione.

Quali sono i principali formati “Video” per le campagne di Mobile Advertising?

Esempio formato “video standard”:

  • “PRE-ROLL”: video posti prima del contenuto multimediale.

Esempi formati “video custom”:

  • “WOW”: formato ad alta “viewability”, brandizzabile con “call to action”.
  • “PLAYSUNRISE”: formato ad alto impatto, “vertical”-“full screen”, brandizzabile con “call to action”.

Come “monetizzare” i formati “video”?

  • “CPM” (costo per mille impressions): se l’obiettivo è la visualizzazione del video; ideale per la brand awareness.
  • “CPV” (costo per visualizzazione): se il video viene visualizzato in per almeno 30” o in maniera completa (nel caso il video sia più breve di 30”).

Rich Media: caratteristiche e tipologie

I “Rich Media” sono formati personalizzati ad alta creatività, che invitano l’utente all'”azione” favorendo la brand awareness.

Principali caratteristiche:

  • formati esclusivi per mobile.
  • ottimo CTR.
  • “swipe”: movimento telefono destra – sinistra
  • “shake”: scuotere il telefono
  • video a 360°
  • “puzzle”: giocare per ricomporre immagini.
  • “scratch”: scoprire immagini nascoste.

Principali tipologie:

  • Vertical Carousel
  • Product Carousel
  • “Waterfall” (video banner che poi si apre a cascata)
  • “VR Gallery (utente immerso in un 360°)

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